1. la stazione


    Data: 18/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: MonacaDiMonza, Fonte: RaccontiMilu

    ... sapeva che fosse stata lei dietro la cornetta, e comunque non l'avrebbe più rivisto se lo era giurato, cambiò addirittura il posto dove era solita parcheggiare la macchina, lontano dalla stazione. Un giorno, era quasi l'ora di chiusura, sentì l'usciere del palazzo chiamarla in interfono �signora c'è un ragazzo che chiede di lei, lo faccio entrare?�, Martina sovrappensiero per le pratiche che stava trascrivendo, pensò subito si trattasse di suo figlio che magari era passato di lì per tornare a casa insieme �si, lo lasci pure entrare, grazie�, ma quando lo vide varcare la soglia della porta, con una maglia bianca a maniche corte aderentissima e un paio di pantaloni verde mimetico, con quel sorriso sulle labbra, fu come se si sentisse nuda, le ritornò in mente la scena della telefonata, diventò subito rossa in viso e balbettò un �ciao che ci fai qui?� , lui sicuro di se, senza mai perdere un accomodante ed affascinante sorriso rispose calmo e sicuro �ho perso il treno stasera, ho il prossimo tra un paio d'ore e avevo voglia di venire a trovare un'amica...�, Martina si rilassò, nessuna frase sgarbata, nessuna malizia in quelle parole, e poi c'erano ancora due colleghe in ufficio con lei, non era sola, lo fece sedere vicino a lei e cominciarono a chiacchierare. Il problema si presentò quando le mancava ancora qualche decina di minuti al termine del lavoro e le altre ragazze la salutarono, non prima di aver mangiato con gli occhi il fisico possente del nuovo arrivato ed averla ...
    ... guardata quasi con un pizzico d'invidia, d'un tratto nell'ufficio silenzioso c'erano solo loro due e Martina era imbarazzatissima, non sapeva cosa fare, dove guardare che dire, mentre lui le parlava sicuro e brillante di ogni genere di argomento. Martina terminò il lavoro sbagliando e correggendosi più volte poi mise tutto nel cassetto e quasi come una liberazione da quella pericolosa tentazione disse �ok, ho finito possiamo andare...� si alzò, ma non fece in tempo a voltarsi che sentì il corpo di Andrea aderire al suo, si sentì pervasa di calore in un'istante ad averlo così vicino, era eccitata ma aveva paura, non aveva certo intenzione di farsi un'amante o compiere qualche sciocchezza, ma allo stesso tempo quel ragazzo bello e misterioso la eccitava tantissimo, nell'ultimo attimo di lucidità fece per voltarsi e spingere via quel corpo così possente ed in una parvenza di austera serietà disse �ma che fai? Sei diventato pazzo? Lasciami...� ma lui per niente intimorito, senza perdere per un attimo la tranquillità le prese il braccio con una stretta forte, non violenta ma autoritaria, e posò nuovamente la mano della donna sulla scrivania, Martina rimase ferma continuando ad opporsi verbalmente �sei matto? Sono una donna sposata...adesso deve tornare il mio principale...lasciami!� , lui in tutta risposta le scostò i capelli dal collo e premendola ancor di più le fece sentire la propria eccitazione sulla schiena, poi leccandole piano il collo le sussurrò all'orecchio �sono quasi ...
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