1. la stazione


    Data: 18/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: MonacaDiMonza

    ... impazzito a sentirti godere in quel modo...voglio scoparti...lo voglio da impazzire�, la donna non era più in sé, pensieri alternati tra la donna di famiglia e la femmina con la voglia di lasciarsi andare e farsi prendere con forza, la paura e l'eccitazione, balbettava frasi senza senso ansimando mentre la mano di lui percorrendo tutto il suo busto raggiunse i pantaloni sbottonandoli quasi con forza, fu un caso che non saltassero via sul pavimento, poi in un istante i jeans erano all'altezza delle ginocchia �sei bellissima..� parole che erano frecce al petto mentre anche la camicia si apriva sotto le mani di quel folle sconosciuto,ansimava mentre si sentì girare come fosse una bambina da quelle mani forti �voglio che mi guardi mentre ti spoglio...� queste le parole di andrea, parole che non ammettevano replica e lei infatti tacque rimanendo ferma mentre la camicia volava sul pavimento liberando un petto privo del reggiseno, fu un ulteriore colpo al cuore quando sentì quelle mani forti violare l'elastico del perizoma e farlo scivolare sui pantaloni all'altezza delle caviglie...era nuda e di nuovo come nel bagno di casa sua, si sentì eccitata tanto da gocciolare vistosamente lungo l'interno della coscia, ma stavolta lui era lì davvero e l'avrebbe scopata, questo le creava disagio ma anche profonda eccitazione, Andrea le prese la mano e la portò tra le sue gambe, mostrandole il movimento che avrebbe dovuto fare �masturbati per me, qui adesso, voglio vederti toccare e sentire ...
    ... godere ancora...toccati ora� non si spiegò nemmeno perchè o forse non le interessava davvero, il suo corpo obbedì a quell'ordine prima della sua mente e si trovò a masturbarsi sempre con più convinzione liberando rantoli e gemiti sempre più forti, con lui che la guardava da vicino e le leccava quando il seno, quando le spalle, quando il viso e la bocca...lei cominciò a godere e la sua mente non più lucida adesso cominciava a pensare solo al piacere, mentre lui si toglieva la maglia liberando quella che sembrava una scultura greca, sentiva il suo odore di maschio così vicino e percepiva di essere un'oggetto di desiderio, forse nessuno l'aveva mai desiderata così tanto, da compiere una follia, si sentiva viva, femmina, erotica, cominciò a lasciarsi andare e con la voce rotta dal piacere �scopami, ti prego...sei un porco, un bastardo...fammi godere ti prego...� i dialoghi diretti dall'eccitazione si fecero per entrambi sempre più caldi, frasi e parole che nessuno dei due pensava sarebbe mai riuscito anche solo a pronunciare... �ti piace vero? Ti senti porca? Dimmelo...� e Martina ormai in preda agli spasmi del piacere rispondeva �si, si...ti prego sono la tua porca, scopami...scopami...� lui ormai era nudo, si gustò l'orgasmo della donna fino in fondo poi la fece girare, aspettò qualche minuto che si riprendesse passando il cazzo che ormai masturbava nella sua mano tra le labbra oscenamente bagnate, un carezza gentile... �dimmi che lo vuoi tutto dentro...� e lei rispose �si, lo ...
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