1. Salve terra, qui koona 15a parte


    Data: 18/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69

    ... Quartarelli mi porterà il C4, l’innesco e il reader col rhum !”
    
    Colsi al volo l’occasione per salvare intanto almeno Rasputin, il mio pelosissimo amico neo-titaniano.
    
    “Signor Ulianov, se apriamo il portello, le passo un box, è un trasportino col mio cagnetto, lo porterebbe a bordo per me ?”
    
    Ulianov non mi rispose, e continuò a rivolgersi a Mario:
    
    “Van Brenner ! Sei sicuro che non vuoi darmi la ragazza ?”
    
    “Decomprimo ! …Fra un minuto apro il portello ! La ragazza ti darà il trasportino, portale a bordo il cane ! Ci tiene ! Tu non entrare, resta all’esterno !”
    
    “…ma…”
    
    “Decompressione iniziata amico. Tra un minuto ti passiamo il trasportino: porta il cane a bordo e non discutere !”
    
    “Koona, chiudi il trasportino !”
    
    Avevo fatto uscire di nuovo Rasputin che mi leccava il collare metallico ed il casco speranzoso in una carezza rassicurante della mia mano. Nello spingergli di nuovo la testa nel trasportino di sicurezza il cane mi diede un morsichino affettuoso che sul momento ignorai. Quindi richiusi il cane, e apertagli di nuovo la valvola dell’ossigeno, afferrai il mobiletto dal manicotto di trasporto. Non pesava niente. Feci cenno a Mario di aprire il portello. Essendo uscita l’aria dalla nave non riuscì a sentire il rumore dello scatto della serratura. Lo spesso portello dopo aver corso uno o due centimetri all’interno ruotò verso sinistra. Vedevo per la prima volta il vuoto cosmico da un rettangolo quasi quadrato: era tutto di un nerissimo. Mario mi ...
    ... aiutò a sollevare il trasportino e mi apprestai a spingerlo fuori. Mario mi disse:
    
    “Fai piano, non c’è alcun attrito nello spazio esterno, fai piano, o Mark lo perderà…”
    
    Poi rivoltosi a Ulianov disse:
    
    “Sta uscendo Mark ! Pronto a prenderlo…”
    
    Passarono forse cento secondi angosciosissimi poiché Mark Ulianov con me non stava comunicando, e affacciandomi impacciatissima con il casco non riuscivo a vedere dove stesse fluttuando il trasportino col povero Rasputin, ignaro del vuoto cosmico. Mario mi tirava da dietro, ma io non capendo cercavo di sporgermi senza successo. Mario cercava di parlare con me, ma io distrattamente, mentre spingevo la testa del mio pelosissimo amico nel modulo, avevo evidentemente disinserito l’intercom. Ero ansiosa per il cane. Mario avendolo compreso o intuito, non saprei, sempre alle mie spalle si spostò agilmente, e raggiunta la mia polsiera sinistra mi riaccese l’intercom con le proprie mani. Mi ordinò:
    
    “Dai, togliti che devo richiudere il portello…”
    
    “Il cane l’ha preso ?”
    
    “Che ne so ?! Aspetta…ma togliti, dai porco Saturno !”
    
    “Ehi Ulianov ! Hai visto il pacco ? Sì…!?”
    
    “…”
    
    Mario mi scostò di dietro e richiuse il portello; poi reimmessa e fatta circolare l’aria si mise in contatto con Mark Ulianov; dopo una pausa di vero vuoto mentale finalmente:
    
    “Ehi, della Pegaso !...qui Ulianov ! Lo tengo !...”
    
    “Torni alla nave allora ?!”
    
    “Aspetto che il comandante mi autorizzi a rientrare…la ragazza non è con me. Ripeto, non è ...
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