1. Passione al profumo di trasgressione (Made-up Story)


    Data: 18/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: NymphoK, Fonte: EroticiRacconti

    [Ringrazio Nebbia per avermi incoraggiata a creare qualcosa di diverso. Cheers!] [Racconto unico e, per ovvietà, di notevole lunghezza. Spero vi piaccia] Un gran baccano rimbombava tra le case affacciate al porto di Taranto Vecchia. Il sole mattutino era già cocente e non dava tregua. Brezze marine donavano sollievo di tanto in tanto, ma si sa, agosto è infernale. Le bancarelle del pesce costeggiavano il mare luccicante, colme di freschezze appena pescate. Le urla dei pescatori si mescolavano al mormorio della gente, i bambini correvano e giocavano e di tanto in tanto venivano bacchettati da qualche adulto poco tollerante. Era la Taranto del '53. Rosa si svegliò all'alba quella mattina, sua madre preferiva andare presto al mercato perchè il pesce era appena pescato e si potevano trovare i pezzi migliori. Era una sedicenne che spiccava tra le altre. Era formosa nei punti giusti, un seno ben formato le ornava il petto e i fianchi abbondavano di salute. I capelli neri contornavano un viso tondo e giovane, i suoi occhi verdi venivano risaltati dalla carnagione olivastra. Nel quartiere era molto corteggiata da uomini di tutte le età, motivo per cui non le era permesso uscire se non accompagnata dai genitori o dal fratello maggiore. Sovente capitava di passare per le strette vie per recarsi alla bottega sotto casa e gli apprezzamenti non mancavano mai: fischi, commenti, sguardi curiosi e risatine. Gli uomini che conosceva erano quelli stretti alla famiglia e se le capitava di ...
    ... incrociare lo sguardo con un ragazzo sconosciuto, abbassava gli occhi e si sentiva a disagio. Madre e figlia si recarono al banchetto da cui acquistavano sempre, quello di Tonino. Lo sguardo indagatore della madre scrutava il pesce esposto per poter scegliere il pezzo migliore da poter cucinare per il pranzo domenicale, l'unico giorno in cui ci si permetteva un pasto più ricco. Rosa, persa con lo sguardo all'orizzonte, nemmeno si accorse di guardare in direzione di un bel giovanotto a bordo del peschereccio di Tonino. Nicola aveva ventitré anni, all'epoca considerato già uomo da matrimonio. Era un ragazzo piacevole, sia d'aspetto che di modi. La canotta sciupata e sporca dalla pesca aderiva perfettamente al suo corpo modellato dal lavoro. Gocce scintillanti di sudore lo rendevano brillante, come se fosse composto di un'altra materia diversa dalla carne. Il viso, scurito dal sole, aveva contorni ben definiti: la mandibola era ben marcata e gli zigomi alti la evidenziavano ancora di più. I capelli biondi si sviluppavano in umidi boccolini che andavano ad appiccicarsi sulla fronte sudata. I suoi profondi occhi nocciola venivano intensificati da lunghe e folte ciglia nere. Nell'esatto momento in cui Nicola piegò la testa, come per fare un cenno a Rosa, quest'ultima si destò dall'incanto. Distolse lo sguardo in fretta, si sentiva peccatrice di un reato inesistente. Quindi, con la coda dell'occhio, cercò la madre per vedere se aveva notato la disdicevole scena. - Nicola! Allora mi porti ...
«1234...»