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Passione al profumo di trasgressione (Made-up Story)
Data: 18/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: NymphoK
... Quella sera, alla villetta, Nicola rimase solo. Ogni domenica era un bigliettino nuovo. Per Rosa era ormai abitudine e quel gioco le solleticava la mente, la stimolava. Era una sensazione nuova e difficile da capire. Si sentiva come una di quelle ragazze "sgaglje" (frivole), quelle ochette che si facevano abindolare con poco. Sotto al materasso aveva già nascosto quattro bigliettini. Ora era diventato un divertimento per lei ed ogni volta che ci pensava, si sentiva anche fisicamente strana. Una di quelle sere, mossa da un'irrefrenabile curiosità, prese lo specchietto da toilette che teneva sul piccolo comodino affianco alla branda. Si sedette sul materasso nodoso e tirò su la gonna fin sopra le cosce. Con dita incerte scostò il lembo di tessuto che ricopriva la vagina illibata. Le sembrava che il tempo avesse rallentato drasticamente, il cuore incalzò con ritmo cupo e sordo. Finalmente scoprì la vagina. Non l'aveva mai vista. La forma le ricordò le cozze mangiate qualche domenica precedente e il pensiero la nauseò. Eppure continuò a fissarla; quel piccolo bocciolo roseo sembrava gonfiarsi e lucidarsi sempre più. Notò che quel lucido era dovuto ad un liquido trasparente e viscido. Con la punta dell'indice sfiorò dapprima la pelle esterna resa morbida da un sottile strato di peluria incolta. Il suo respiro si fece pesante e profondo. Con fare insicuro, avvicinò ancora di più il dito alla vagina. Ne toccò i contorni morbidi e caldi. Esaminò ogni petalo che formava il bocciolo ...
... per poi spostare l'attenzione verso quella strana protuberanza; una strana pallina sembrava pulsare appena sopra la fessura, cautamente la sfiorò ed è in quel modo che percepì come un tremito del corpo, come una piacevole scossetta. Il suo viso era caldo e le gote si erano dipinte di un rosso accesso che emanava calore solo a guardarlo. Avvicinò la mano in direzione della fessura, ne sentiva già il bollore senza aver esaminato per bene tutto. Scostò le labbra con il dito. Cominciò ad accarezzare il cuore di quel fiore in boccio. Entrava sempre di più. Con la lingua si umettò le labbra. Deglutì e socchiuse la bocca. Espirò tremante, nervosa e curiosa allo stesso tempo. Il suo dito si stava bagnando con quella strana sostanza appiccicosa. Sentiva che più in fondo andava, più si faceva calda. Chiuse gli occhi. Le pareti della giovane vagina di Rosa erano soffici e strette. Ad un certo punto sentii la porta d'entrata chiudersi e i passi di suo padre che avanzavano verso la cucina. Allarmata tolse il dito dalla vagina, si ricompose e si pulì il dito nella parte inferiore della federa del suo cuscino. Era agitata e impaurita. Quel gesto peccaminoso si sarebbe letto nei suoi occhi? Quella notte il senso di colpa piombò su di lei come solo la sensazione di essere nel peccato sa fare. Pregò la Madonna, chiedendole di perdonarla per quel gesto immorale ed indecente. Tra le lacrime e i singhiozzi strozzati, si addormentò. Nicola non si arrendeva. Anzi, trovava che l'indifferenza di Rosa ...