Passione al profumo di trasgressione (Made-up Story)
Data: 18/10/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: NymphoK, Fonte: EroticiRacconti
... fosse solo una maschera. Era eccitato dal modo in cui lei lo ignorava ma che allo stesso tempo continuava ad accettare le sue attenzioni. La curiosità della giovane diventava sempre più forte. Dopo aver ricevuto l'ennesimo biglietto da parte di quel ragazzo determinato e dopo aver ricambiato il biglietto con un fugace cenno della testa, si decise a liberare la sua voglia di conoscere la vita senza legami dettati da genitori e morale. Quella sera aspettò che il padre e la madre si ritirassero in camera. Il fratello, invece, era fuori città per un lavoro edile. Vivevano al piano terra di una vecchia casa. Per non far rumore si tolse le scarpette, aprii la finestra e si arrampicò sul davanzale. Era molto ansiosa e intimorita. Se fosse stata colta dal padre mentre usciva di casa da sola e a quell'orario, avrebbe passato momenti poco felici e sicuramente l'avrebbe spedita in qualche convento di clausura. Appoggiò un piede sulla stradina appena fuori dall'abitazione, poi l'altro. Infilò le scarpette ai piedi e scomparve nel buio delle viette tarantine. Ad ogni passo si ripeteva che era ancora in tempo per tornare indietro, per evitare brutte conseguenze. Ma più si ripeteva questa nenia interminabile, più lei avanzava verso la villetta. Si nascose dietro l'angolo di una casa nell'udire passi e voci. In verità, ogni rumore causava in lei un momento di terribile suspance, come un ladro pieno di paura di essere colto sul fatto. Finalmente vide la sagoma di Nicola. Ormai aveva ...
... memorizzato ogni dettaglio del suo corpo e poteva riconoscerlo a notevole distanza. Continuò ad avvicinarsi. Il ragazzo, che aveva percepito dei passi lenti verso di lui, si voltò. - Allora avevo capito bene quando mi hai fatto quel cenno con la testa.- Rosa non rispose, ma si limitò a nascondere un sorriso abbassando il volto. - Non essere così rigida però, mica sono qui per mangiarti!- disse scherzando. - P-possiamo andare in un posto meno visibile?- chiese incerta e insicura -Non vorrei che qualcuno mi vedesse.- Il ragazzo capì immediatamente la situazione e l'accontentò. Andarono a sedersi sulla scalinata vicino al porto, a quell'ora non era frequentato. Tra loro c'era una considerevole distanza, Rosa era troppo timida per sedersi vicino a quel ragazzo. Ma lui, lentamente, recuperò un po' di distanza, finché le loro gambe non furono attaccate l'un l'altra. Chiacchierarono, o meglio, lui chiedeva a lei varie cose: informazioni sulla famiglia, su di lei, sul fratello. Lei si limitava a rispondere, talvolta a monosillabi. Ad un certo punto Nicola appoggiò la mano sul ginocchio della ragazza. La sua mente ritornò alla prima volta che si sfiorarono al mercato del pesce. Rabbrividì piacevolmente. - Sai che sei diventata proprio bella? Chissà quanti giovanotti ti fanno la corte! Rosa percepì le sue guance andare a fuoco e si chiuse nelle spalle. La mano di Nicola si avvicinò al mento di lei, mentre lo alzava, lo girava verso sé. Si avvicinò al volto della ragazza e la baciò. Inizialmente ...