Senza limiti (porcellina in action)
Data: 19/10/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: milissa67
... indossava un paio di calze color carne con la balza e la cucitura nera.
Valentina mi chiese che cosa ne pensavo e, esibendomi un paio di vestitini cortissimi, mi chiese quale sarebbe potuto andar meglio.
Il mio uccello stava per esplodere e così, giusto per gradire, dopo averle leccato la fica per una decina di minuti, pensai che un aperitivo di cazzo le avrebbe fatto bene e così scopammo per un’oretta.
Mentre mi stavo vestendo, avevo ancora in bocca il gusto della fica di Valentina che mi eccitava ed allora, mi balenò un’idea che ero sicuro non sarebbe dispiaciuta nemmeno a lei.
Indossai anch’io un reggicalze con calze color carne, un perizoma, camicia e jeans. Salimmo in macchina ed andammo a fare un giro. Oramai erano quasi le 23:00 e decisi che era quasi l’ora di mettere in atto il mio piano diabolico.
Valentina era sempre più eccitata perché di tanto in tanto le toccavo la fica e le alzavo il vestito lasciandola seduta sul sedile con in mostra tutto quel ben di Dio e, volutamente, mi affiancavo il più possibile ai camion che incontravo per strada facendo in modo che l’autista non potesse non vedere.
Dopo l’ennesima strombazzata di clackson che lasciava intuire il gradimento dell’autista, Valentina –che nel frattempo si continuava a masturbare titillandosi il clitoride- scoppiò in un fragoroso e molto umido orgasmo che colò sul sedile di pelle della mia macchina.
Ok, era il segnale che attendevo. Presi l’autostrada e mi fermai in una piazzola di ...
... sosta dove abitualmente è sempre molto frequentata –oltre che da camionisti- da perversi di tutti i generi (esibizionisti, guardoni, gay, trans, ecc. ecc.), ovvero tutto ciò che piace a me.
Dopo aver abbassato tutti i finestrini dell’auto, mi misi sul sedile posteriore con Valentina e le tolsi l’abitino. La troietta aveva già capito tutto, ma non battè ciglio e mi lasciò fare.
Umori colavano dalla sua meravigliosa fica depilata sulle sue calze, bagnandole vistosamente.
Era al limite e iniziò a slacciarmi ed a sfilarmi i pantaloni e la camicia, lasciandomi nudo, solamente con il reggicalze, afferrandomi il cazzo a due mani ed infilandoselo in bocca.
No, non era ancora l’ora e mi ritrassi di colpo lasciandola interdetta.
Mi guardò con un’espressione che era un misto tra l’incredulo e l’odio, come se avessi tolto di mano un gelato ad un bambino.
Le feci cenno di stare tranquilla e, con una calza nera che tenevo nel portariviste del sedile, la bendai e, nel mentre lo facevo, la troietta sorrise ancor più maliziosamente di prima.
Così vestito –solo con le calze ed il reggicalze ed i sandali con tacco 12 di Valentina- scesi dall’auto e spalancai tutte le porte.
Mi resi conto che già diverse persone si erano avvicinate all’auto, molti dei quali stavano già armeggiando con il loro cazzo, trastullandolo. Feci loro cenno con la mano di venire avanti e questi, non se lo fecero ripetere un’altra volta. Valentina era là distesa con le gambe spalancate in tutto il suo ...