1. Inferno Bianco


    Data: 27/09/2017, Categorie: Etero Autore: FS, Fonte: EroticiRacconti

    ... bagno, di rinfrescarsi… si sentiva soffocare, il sudore ricopriva ormai completamene le sue cosce. Rifiutò l’aiuto delle amiche che si offrirono di accompagnarla e si diresse da sola verso i magnifici bagni in pietra nell’ala Ovest del castello rinascimentale. Mentre l’acqua gelida percorreva il suo magnifico viso, Claudia sentiva riaffiorare il respiro, le freddissime gocce accarezzavano i suoi seni dirompenti dando sollievo momentaneo dalla morsa del corpetto, mentre senza potersi opporre in alcun modo sentiva le mutandine in pizzo bagnarsi copiosamente, sentiva il proprio clitoride irrigidirsi al suo tocco svergognato, sentiva le proprie dita inumidirsi immediatamente ad ogni carezza, ad ogni solco, ad ogni penetrazione… le lunghe unghie finte le facevano male, ma non riusciva a smettere di affondare colpi sempre più forti, sempre più veloci e profondi… Claudia era completamente fuori di sé, lasciò sfuggire un gemito carico di aggressività profondamente femminile e vide la propria immagine nello specchio immenso in cornice di pietra di quel bagno regale… le labbra semisocchiuse e lo sguardo assente e perdutamente affamato al tempo stesso sembravano cercare di sedurla ulteriormente, mentre sentiva le mutandine che solo Andrea avrebbe dovuto toccare infradiciarsi irrimediabilmente… con l’ultimo barlume di lucidità Claudia si gettò verso la porta del bagno, ed afferrò la maniglia un istante prima di perdere completamente il controllo… girò con forza e tirò verso di sé il ...
    ... pesante portone per allontanarsi da quel luogo di vergogna, ma sentì il proprio braccio arrestato da una resistenza invincibile. Provò ancora. La porta non si apriva. Era stata chiusa dall’esterno. Fece più forza, ma le sue mani erano sudate e ancora completamente ricoperte del suo liquido vaginale. Claudia non sapeva cosa fare, lasciò la presa e fece due passi indietro. Improvvisamente la porta si aprì. In un istante Giacomo la chiuse dietro di sé, facendola scivolare alle proprie spalle senza mai girarsi all’indietro, e con un unico gesto usò la chiave che possedeva per chiudere di nuovo, questa volta dall’interno. Claudia cercò di urlare, ma Giacomo fu più veloce. Le piombò addosso come una terribile sciagura e le tappò la bocca, spingendola verso il fondo della stanza, fino a quando la schiena di lei non fu bloccata dalla parete di marmo antistante. Claudia cercò di afferrarlo per levarselo di dosso, ma tremava in modo talmente inarrestabile da non riuscire ad allontanarlo in alcun modo… l’unica cosa che fu in grado di fare fu quella di afferrare la sua giacca sui fianchi, mentre lui la aveva liberata dal corpetto opprimente mettendo la sua fantastica schiena a contatto col marmo gelido… Claudia doveva fermarlo… Giacomo usò la mano con la quale le impediva ogni suono per spostarle il collo di lato, e baciarla proprio tra il mento e l’orecchio… Fu la sensazione più forte di tutta la sua vita… Sentiva il cubetto di ghiaccio sciogliersi al contatto col suo corpo bollente, ed il ...
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