1. La compagna di partito


    Data: 20/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Monteiro2013

    ... in una polverosa sezione, mi chiese:
    
    " No... è buono?"
    
    Guardando i suoi seni poggiati al tavolo risposi:
    
    "E´ un grande vino rosso che nel corso degli anni ha acquistato sempre più importanza. Il Barbera è un vino grintoso, dalla struttura robusta e il vitigno è uno dei più caratteristici del Piemonte. E' un vino che si distingue per la sua finezza anche se conserva una parvenza di ruvidità. Insomma è uno di quei vini che, se bevuto con le pietanze giuste, ti porta in paradiso"
    
    "Cavolo... e come mai io non lo conosco?"
    
    "Potrebbe essere che sono pochi i locali che lo servono, bisogna avere delle cantine ben fornite e dei clienti agiati che possano permetterselo".
    
    Lei mi ascoltava interessata ed estasiata, sapeva che ero uno che viveva in un bel giro e che quello che le raccontavo corrispondeva a verità, senza alcuna vanteria.
    
    " Mi piacerebbe assaggiarlo, dove posso trovarlo?"
    
    Io aspettavo quel momento:
    
    " Che ne dici se una sera lo degustiamo insieme in un ristorantino delizioso sulle colline, forse lo conosci anche, si chiama “il casale vecchio".
    
    Vidi i suoi occhi brillare come una bambina cui avevano offerto una bambola nuova:
    
    " Si, ne ho sentito parlare molto bene, ma non mi è mai capitata l´occasione di andarci.
    
    mi piacerebbe provarlo".
    
    Colsi l´attimo fuggente che avevo creato e risposi:
    
    " Facciamo così, nelle prossime sere abbiamo tante riunioni da fare insieme, la prima volta che ti senti di trasgredire, fammelo sapere".
    
    Avevo ...
    ... calcato su "trasgredire" per farle capire che non si doveva fermare solo al vino, se fosse uscita con me, ma ero sicuro che questo lo sapesse.
    
    Un pomeriggio eravamo insieme in assessorato e nella pausa di una noiosissima riunione Rosa si avvicinò a me e con fare complice mi disse " Stasera mi piacerebbe bere quel vino che mi avevi descritto l´altra volta... come si chiamava?"
    
    Mi guardava diritto negli occhi e vedevo chiaramente una luce speciale, insolita, anche la cadenza delle parole e il tono erano diverse; era sicuramente una proposta velata di divertimento.
    
    Bisognava solo capire fino a dove era pronta a spingersi.
    
    "Ottimo, prenoto e ti vengo a prendere alle otto" e, per lusingarla un poco aggiunsi:
    
    " Non ti dico di farti bella o vestirti sexy... lo fai tutti i giorni".
    
    Con un sorriso ammaliatore terminai:
    
    " Adesso torniamo di là, che altrimenti pensano male... "
    
    " Alle otto va bene... dove ci vediamo?"
    
    Ecco, quella era la frase che volevo sentire: il fatto che non mi chiedesse di venirla sotto casa sua, in pieno centro, dove tutti potevano vederci e parlare, era una palese dichiarazione d´incontro segreto.
    
    " Ti passo a prendere a piazza Mazzini, sotto il monumento... ".
    
    La guardai, vidi che si toccò con civetteria i capelli e poi, nell´attimo in cui rientravamo, mi disse:
    
    " Va bene, ci vediamo lì alle otto "
    
    La guardai sedersi, lontana da me e ancora una volta sentii una fitta al mio basso ventre mentre lei, chinandosi, metteva in ...
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