La compagna di partito
Data: 20/10/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Monteiro2013
... mostra il suo perizoma su quel sedere invitante.
Poi, girandosi mi fece un sorriso ed io mi persi di nuovo dentro quelle labbra setose e piene, pensando al mio cazzo dolcemente succhiato.
Stetti dieci minuti senza più guardarla, poi, feci finta di impegnarmi, con scarsi risultati. Finalmente alle sei della sera lo strazio finì ed io alzandomi, la salutai e le feci l´occhiolino per ricordarle il nostro incontro serale.
Lei ricambiò nello stesso modo e, li, ebbi la certezza che quella sera sarebbe stata molto intrigante.
Alle sei e mezza ero a casa e feci una bella doccia rilassante, presi dei jeans neri, una camicia bianca, mi spruzzai un poco di profumo di Armani, misi un paio di scarpe da barca per finire il mio modo di vestire sportivo e uscii fischiettando" Woman in red." Il caso volle che quella era la sera che mia moglie dedicava al cinema e alle sue amiche … già me le immaginavo a vedere qualche pallosissimo film iraniano e poi seratina a mangiare schifezze eritree, e rientro a casa per l’una di notte.
Andai all´appuntamento sereno e curioso di vedere come Rosa fosse vestita.
Non mi stupì affatto vederla con un grazioso vestitino bianco che a fatica copriva le sue grazie: visto che era magra, poteva permettersi il bianco e, sotto, s´intravedeva in controluce uno slip bianco e un reggiseno di pizzo, sempre bianco.
Il contrasto con l´abbronzatura era notevole, subito ebbi la percezione del piacevole languore che cresceva tra le mie gambe; un ...
... casto bacio sulla guancia fu il saluto ingannevole:
" Certo che da quando fai palestra sei veramente in forma... difficile non notarti."
Guardavo la fine del vestito e ammiravo le sue cosce ben visibili sotto quella stoffa indecentemente rialzata
" Trovi?"
Una semplice parola, ma piena di piacere.
" Trovo..."
Arrivati al ristorante, la feci sentire in paradiso e le feci assaggiare il vino che avevo descritto.
Dopo una mezzora, l´atmosfera era diventata intima; si cominciava a scherzare di tutto e le frasi maliziose diventavano sempre più coinvolgenti.
Finite la bottiglia, erano le dieci e mezza, chiesi i dolci e decisi che era il momento di diventare più passionali. Eravamo entrambi un po’ “allegri”, lei più di me però.
All´arrivo del cameriere, la guardai negli occhi e, mettendole una gamba tra le cosce di nascosto sotto il tavolo, sfilai la scarpa e dissi; " Che ne dici di un bel " Tiramisù?"
La mia frase era chiara e concisa:
" Direi che ci sta tutto, mi piacciono i dolci da leccare..."
A quella frase, le mie dita spinsero decise sulle sue mutandine sentendone con piacere l´umidità.
Subito dopo un suo piede spingeva sopra il mio cazzo teso.
Mangiammo in fretta il tutto, pagai e la portai alla macchina, salimmo, accesi, mi spostai di qualche centinaio di metri e mentre guidavo, tirai giù la cerniera dei calzoni, tirai fuori il mio membro e le presi una mano; lei non disse niente, si chinò dolcemente e cominciò a farmi un pompino ...