La compagna di partito
Data: 20/10/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Monteiro2013
... delizioso.
Tenni un ritmo di guida da turista e mi portai nel parcheggio di un agriturismo di una caro amico, aspettai il momento del godimento e poi, spenta la vettura, misi una mano sulla sua nuca ed esplosi tra le sue labbra calde tutto il mio desiderio.
Ero soddisfatto ma non appagato; lei rialzandosi, mi guardò felice di vedere che il mio sesso era ancora bello turgido e pronto a fare il suo dovere, fece per spostarsi verso di me, ma io la fermai e la feci scendere:
"Andiamo dentro, staremo più comodi." Mi sistemai alla meglio e le feci strada. Le chiavi erano nascoste in un vaso di fiori accanto alla porta di uno dei bungalow, le presi e apersi la porta con fare cospirativo, erano le undici e venti, avevo novanta minuti di libertà per scoparmi Rosa.
Appena entrati, lei mi baciò avidamente e mi spinse contro la parete: la sua bocca sapeva ancora del mio sperma.
Mi slacciò i calzoni facendoli scivolare, abbassò veloce i miei slip, poi, senza tentennamenti, prese le cosce le mise ai miei fianchi e si allargò ricevendomi.
Il calore che emanava era sublime; usava i muscoli vaginali per avvolgermi e stringendo sulle mie vene, mi dava sensazioni fortissime:
" Ti è piaciuto il vino..."
Spinsi per la prima volta con forza dentro la sua fica densa di umori.
" Ottimo, ma mi piace più quello che sento adesso... ".
Sempre pronta alle battute e maliziosamente sexy.
Le misi le mani sul sedere e spostandomi feci in modo che fosse lei a essere con la ...
... schiena contro il muro, poi, cominciai a scoparla per davvero.
Presi a martirizzare la sua tenera carne con stoccate feroci, i suoi gemiti di piacere erano il suo consenso; guardavo quella bella signora sbattuta contro il muro e mi compiacevo di come fosse presa in quel rapporto carnale.
Continuai a spingermi in lei fino a quando la sentii esplodere in un urlo strozzato: le sue mani mi avvolsero stringendomi forte e le sue unghie assaporarono la mia carne sudata.
Aspettai che il tremore del suo corpo prendesse quiete.
Poi, la portai sul letto per finire la nostra guerra, trafelati e sudati, ancora vestiti; i suoi capezzoli spingevano forte contro il reggiseno, sotto era tutta bagnata, non si capiva dove iniziava il sudore e finiva il piacere.
Le tolsi il reggiseno lasciandole il vestito sudato addosso, mi piaceva l´effetto che dava al suo esile corpo, mi misi sdraiato sul letto e la feci mettere sopra di me, poi, presi i bordi del vestito e li spinsi verso il basso obbligandola a seguire il vestito, le grandi labbra trovarono il mio cazzo duro e facilmente vi scivolarono sopra, le palle ebbero una contrazione naturale al contatto dei suoi pochi peli.
Presi i suoi fianchi e la obbligai a ripartire dalla punta della cappella, poi, spinsi ancora con più decisione il suo corpo verso il basso.
Un´esplosione di sensazioni erotiche al contatto del suo pube con il mio inguine; continuai ad alzarla e farla ricadere a peso morto per altri dieci minuti, finché sfiniti, ...