1. Un'avventura di Casanova - Fine del principio


    Data: 21/10/2018, Categorie: Trans Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    .....scopre la verità e trova la soluzione dell'enigma e la chiave della sua felicità: Bellino possiede il dolce incavo femminile in cui il veneziano si incunea rapido. Dice il nostro autore : "Il piacere che ci procuravamo l'un l'altra era qualcosa di ineffabile: Bellino me lo dimostrava con dolcissimi gemiti e io godevo al punto che non volevo mai arrivare al culmine del piacere. Durante tutta la vita, in effetti, non sono mai riuscito a liberarmi dalla paura che il mio destriero recalcitrasse a ricominciare e ho sempre preferito trattenermi il più possibile, anche perché il piacere della donna ha sempre rappresentato per me i quattro quinti del mio. Questa, del resto, è la vera ragione per cui siamo naturalmente portati a detestare la vecchiaia, che può procurarsi piacere ma non darne, anche se, nonostante la fuggiamo per tutta la vita come un terribile e mostruoso nemico, alla fine è sempre lei, ad avere la meglio. Sostammo, alfine. Una pausa ci era necessaria. Veramente non eravamo stanchi, ma i nostri sensi avevamo proprio bisogno della tranquillità dei nostri spiriti per potersi riprendere. " Bellino rompe il silenzio e gli chiede se la trova abbastanza innamorata. " Innamorata? Ammetti dunque d'essere una donna? Dimmi, tigre, se è vero che mi amavi, come hai potuto rinviare così a lungo la tua e la mia felicità? Ma è proprio vero che sei di quel sesso incantatore cui sembri? " " Adesso che sono tutta tua, puoi accertartene da te. " “Ho bisogno di assicurarmene. Ma ...
    ... come hai fatto a farti passare per castrato alla visita ?" Bellino racconta la sua storia che qui sintetizziamo. Il suo vero nome era Teresa, era di Bologna, figlia di un povero impiegato. A dodici anni aveva una bella voce e fu sentita cantare da un certo Salimbeni, un famoso castrato della sua epoca. Salimbeni lodò la sua voce e le propose di studiare con lui la musica e il clavicembalo. In capo a un anno era già in grado di cantare, accompagnandosi con lo strumento. Salimbeni manteneva, a Rimini, in casa di un maestro di musica, un ragazzo della sua età che il padre, in punto di morte, aveva fatto castrare per preservargli bella la voce e permettergli di servirsene in teatro per mantenere la numerosa famiglia che lasciava sulla terra. Il ragazzo si chiamava Bellino ed era il figlio della brava donna che Casanova aveva conosciuto ad Ancona e che tutti credevano sua madre. Il padre di Teresa morì e il castrato la condusse con sé a Rimini e la mise in pensione in casa dello stesso maestro di musica dove teneva il giovane Bellino, il fratello di Cecilla e di Marina. Giunti a Rimini una brutta notizia li accolse: Bellino era morto il giorno prima. A questo punto Salimbeni escogitò un piano diabolico: far passare Teresa per Bellino e condurla a casa di sua madre che, povera com’era, avrebbe avuto tutto l'interesse a serbare il segreto. Le avrebbe dato i mezzi per farla studiare e perfezionare, e dopo quattro anni l'avrebbe portata con sé a Dresda, non come una ragazza ma come ...
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