Guardami, se vuoi!
Data: 25/10/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: roberto69mara, Fonte: Annunci69
L'avevo notata da qualche giorno quella ragazza sul Bus e mi chiedevo tutte le volte come poteva sentirsi a suo agio con quell'abbigliamento così provocante. Camicie decisamemte scollate, ed osservandola attentamente si poteva notare che il piú delle volte sotto mancava il reggiseno. Le gonne erano il suo pezzo preferito, sempre molto corte e senza calze, non ricordo di averla mai vista con altro abbigliamento nella parte di sotto. Anzi, ripensandoci, di tanto in tanto indossava una sorta di jeans molto attillati ed aderenti, che lasciavano vedere senza difficoltà lo spacco della sua fica. Ad essere onesti non era volgare, solo molto provocante. Mi chiedevo come potesse tenere a bada tutti quegli sguardi su di lei o come potesse tenere sotto controllo eventuali commenti a luci rosse. Ma sicuramente se una si veste così, saprà anche il fatto suo. In ogni caso vederla sempre su quell'autobus, tutti i giorni, quella ragazza stava accendendo una fantasia dentro di me. Notavo come gli altri se la mangiavano con gli occhi, qualche volta mi è capitato anche di sorprendere qualcuno che di nascosto si toccava l'uccello osservandola, con il rischio di venire nei propri pantaloni.
Decisi che se quella ragazzina così giovane riusciva ogni mattina a drizzare non só quanti cazzi, potevo farlo anche io, così, per gioco e per vedere le reazioni delle persone intorno a me. Il piano era semplice, dovevo solo mettere un pò di carne al vento e vedere le reazioni degli uomini. Ovviamente la ...
... personalità Hot doveva essere solo in certe occassioni, non volevo che in città o a lavoro mi scambiassero per una donna in cerca di cazzi. Così avevo inventato "la Mara da viaggio" e la "la Mara da vita publica".
Quella "da viaggio" portava ampie magliette scollate senza reggiseno dalle quali si intravedevano chiaramente le mie grosse tette e talvolta, quando ero particolarmente eccitata, anche la forma dei capezzoli che spuntavano sulla seta, spesso bagnandola e formando dei puntini umidi su di essa.
Quando indossavo la gonna, evitavo di mettere gli slip e cercavo sempre di sedermi in coda, così da poter, di tanto in tanto, allargare le gambe e lasciare la visione del mio sottobosco ai presenti. Una volta in ufficio poi, mi chiudevo velocemente in bagno e rimettendo il reggiseno e le mutandine, tornavo la "Mara pubblica".
Questo nuovo gioco, questa forma di esibizionismo, nel tempo cercai di sperimentarla in tante altre occasioni, come quella volta che l'Azienda mi diede come incarico la docenza per due giorni in un istituto professionale della mia città. Chiariamoci, non sono una professoressa, ma per motivi che non stò qui a spiegare, la nostra ditta doveva sponsorizzare alcuni prodotti che gli stessi ragazzi avrebbero venduto nel loro (forse) futuro lavoro.
Quando arrivai alla scuola, mi presentai "coperta", ma una volta in aula e tolto il cappotto lungo, diedi il meglio di me. Non sono una modella, ma sono consapevole che il mio fisico prorompente, piace. Le ...