Pao e Tibe - L'Equilibrio
Data: 25/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Paoletta80
... liberando il suo piacere, riempiendo il vuoto dell'albergo deserto, urlò contro la tempesta che imperversa oltre le finestre, contro i suoi pensieri più bui, contro l'amarezza, il dolore, l'angoscia. Gridò e si sentì finalmente leggero, i pensieri si stavano dissolvendo, il cuore si aprì e lui si vide per quello che era, vide l'uomo che non aveva mai accettato di essere e lo perdonò, fece pace con se stesso. Lei gli donò il suo sorriso limpido, si stese al suo fianco lasciandolo riprendere, ora era lui a voler passare la sua mano sul corpo di lei, a volerla accarezzare per imprimersi nella mente ogni sua caratteristica, le cosce, il ventre piatto, il seno. La bocca. Le chiese di girarsi, di mettersi pancia in giù e nuovamente fece scorrere la sua mano, accarezzando lungamente i glutei lisci e sodi come il marmo, la curva dei fianchi, la vita stretta, le spalle. Le fece aprire le gambe e si mise fra queste, la voleva ancora, doveva placare ancora la sua fame e si adagiò su di lei. Le alzò i capelli per baciarla sulla nuca, poi tirò a se il suo bacino, curvando il corpo di lei in una posizione di offerta. Il pene forzò sul solco aprendo le labbra della sua conchiglia... -Dai...- Sussurrò lei. Lui spinse, godendo entrambi di quell'attimo in cui entrò in lei tutto, completamente, prese a penetrarla con forza, alternando spinte frenetiche a pause nelle quali muoveva il bacino con l'intenzione di entrarle ancora più profondamente, lei spingeva contro di lui il proprio corpo, ...
... collaborava, condivideva la sua frenesia, immersi in una danza di cui solo loro potevano sentire la musica, fatta di gemiti, ansiti, fino ad esplodere in un orgasmo devastante! La donna lo guardò sdraiarsi accanto a lei, il respiro affannato. Pose nuovamente la sua mano sul cuore dell'uomo. Lui sentì quel calore, la sua mente finalmente cauterizzata e libera da ferite. Si addormentò in un lungo sonno riparatore, in equilibrio con il mondo. Quando, molto più tardi, si svegliò, lei non c'era, si vestì e scese nella hall, trovò il proprietario dietro il bancone di ricevimento. -Buongiorno... come andiamo?- -Buon giorno, signore. L'ultimo colpo di coda di questa maledetta tempesta, sta proseguendo verso ovest ma ormai perde d'intensità, domani ce ne saremo liberati... caffè?- -Volentieri...- -Le faccio compagnia, venga con me in cucina. Caffè e una fetta di torta, non posso offrirle altro- -Va benissimo... la signora ha già fatto colazione?- L'uomo lo guardò con una certa aria di sorpresa. -Quale signora? Non c'è nessuno altro cliente oltre lei in albergo, solo noi e alcuni dipendenti..- Osservò il suo viso sbigottito, ci pensò e aggiunse... -Ho capito... forse ha incontrato Vassilissa...- -Vassilissa?- -E' una vecchia leggenda, ma qualcuno ci crede... Vassilissa è la donna del Burian o Buran in russo, segue il vento nei suoi spostamenti, poi torna in Siberia. A volte... se ne parla, eh? Si dice che faccia anche dei piccoli miracoli...- Lui si alzò, raggiunse il bow window e guardò ...