1. Le nuove leve - parte 2


    Data: 26/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Difficilissimo

    ... fortunatamente libera. Qui Mario scoppiò in lacrime e mi raccontò di un brutto litigio avuto con Matteo. Quest'ultimo, purtroppo per Mario, era gay dichiarato e cercò di spingere Mario stesso ad ufficializzare a tutti un loro rapporto. Chiaramente lui si rifiutò, come sempre terrorizzato dal giudizio degli altri, specialmente dei genitori. Matteo lo minacciò di sputtanarlo, finirono per litigare e smisero di vedersi. Mario era terrorizzato, aveva una paura matta che Matteo parlasse e che tutto il mondo che si era creato, un mondo comunque falso, in cui lui si era finto un playboy da strapazzo, potesse crollargli addosso. Gli accarezzai il viso, era da un po' di settimane che non avevamo intimità. Io mi sentivo preso da Fabietto ma Mario non l'avevo mai voluto mettere in disparte. Lui era quasi in lacrime, osservava la stanza con lo sguardo perso nel vuoto. Avvicinai le mie labbra e lui inizialmente non rispose. Rimase immobile mentre le mie labbra continuavano dolcemente a premere sulle sue. Dopo poco spostai il bacio alle guance, al collo, alle spalle. Tornai nuovamente verso la sua bocca e stavolta finalmente rispose. Inizialmente soltanto con un bacetto a stampo, poi tirò fuori la lingua e iniziammo a pomiciare. Ci denudammo completamente e lo buttai sul letto. Gli baciai il petto e poi scesi fino al cazzo, che accolsi nella mia bocca. Lo spompinai con gusto, con impegno, con determinazione. Lui rimase a occhi chiusi ma aiutandosi col bacino fino all'orgasmo, che ebbe ...
    ... totalmente nella mia bocca. Non smisi di succhiarglielo anche dopo la sborrata, d'altronde lui non me lo chiese e restò immobile a farselo fare. Feci in modo che gli tornasse duro, poi stimolai un po' il suo buchino con lingua e dita e finalmente lo penetrai. Mario ebbe un forte sussulto di piacere e mi sibilò all'orecchio di scoparlo con forza. Portò i piedi attorno al mio culo, quasi a stringerlo per tirarsi il mio cazzo ancora più dentro di sé. Poi mi buttò le braccia attorno al collo e mi iniziò ad accarezzare la schiena, la testa, il collo stesso. Tentavo più volte di cambiare il ritmo, a volte andavo con movimenti circolari, altre con botte forti e decise, altre rallentando. A lui stava piacendo e come al solito iniziò a segarsi. Venni prima io e lo feci copiosamente, svuotandomi completamente nel suo culetto. Quando iniziai a spruzzare sperma, lui mi strinse fortissimo con i piedi e mi tirò verso di lui, infilandomi la lingua in bocca. Rimasi alcuni istanti con il cazzo ancora dentro al suo culo, a far uscire ogni singola goccia, anche se poi il tanto sperma funse da lubrificante aggiuntivo e me lo fece schizzare fuori da solo, tra l'altro sporcando le lenzuola. Mario rimase in quella posizione a segarsi. Non feci altro che avvicinare la mia bocca al suo cazzo e riprenderlo dentro. Lui mi afferrò la testa quasi a immobilizzarmela là e iniziò a venir su col bacino, sempre più scatenato. Durò pochissimo, notai i suoi muscoli contrarsi, si fermò con il bacino inarcato e mi ...