1. Giusy e i suoi 11 minuti


    Data: 26/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Heroesfree, Fonte: Annunci69

    ... abbondanti minuti e saremo andati via”.
    
    “Va bene prego- aveva risposto Giusy non prima di aver notato che l’uomo le aveva sbirciato le cosce nude e si era soffermato anche sui seni che gonfiavano il maglione.
    
    Vado a prepararvi un caffè, voi nel frattempo potete trovare il contatore sulla parete a destra della porta e si era girata camminando a piedi nudi e lo faceva sculettando più del solito e mettendo in mostra le sue natiche sode e piene che disegnavano la forma rotonda e alta sotto il maglione attillato. Ma mentre stava andando verso la cucina aveva sentito una mano da dietro tapparle la bocca e stringerla forte per i fianchi.
    
    “Questa volta siamo andati proprio bene - aveva detto uno dei quattro - oltre che una casa ricca e piena di tanti oggetti preziosi abbiamo trovato anche uno zoccolone da paura, ragazzi oggi ci divertiamo tutti, non addormentarla col cloroformio, deve restare sveglia altrimenti non ci farà godere”.
    
    Giusy era immobilizzata, con la bocca tappata e sentiva le mani che stringevano forte i suoi fianchi, una sensazione nuova l’aveva invasa. Sapeva che era in pericolo ma la frase appena sentita l’aveva eccitata e aveva intravisto la possibilità di rendere reale il suo sogno segreto. Aveva provato a mugolare, in realtà voleva solo dire di non farle del male che avrebbe collaborato e dato i suoi averi ma l’uomo alto le stringeva la bocca e con l’altra mano le stava tastando il culo.
    
    “Ragazzi, prendiamo subito quello che c’è – questa ha un culo ...
    ... che me lo ha già fatto diventare duro. Avanti guidaci alla cassaforte che abbiamo fretta, fretta di fotterti come una cagna in calore e le aveva messo una mano anche sulle tette esclamando, sei uno sballo, signora guarda quanto me lo hai fatto diventare duro, le aveva preso una mano e gliela aveva appoggiata sul cazzo che si ergeva sotto i jeans.
    
    Aver toccato la voglia di uno dei rapinatori aveva acceso Giusy che, anche quando l’uomo le aveva lasciato libera la mano, aveva indugiato sul pacco strofinandolo e sentendo crescere tra le cosce un palo durissimo.
    
    “Ti piace vero le aveva detto l’uomo con la barba e aveva messo la mano tra le cosce trovandola bagnata di piacere dovuto un po’ al sogno del mattino un po’ alla situazione che si era creata; non ci crederete - aveva continuato – ma questa troia è già un lago”.
    
    Arrivati nella camera da letto le avevano liberato la bocca con l’uomo più basso che aveva tolto un coltello e l’aveva minacciata: “Adesso ci fai vedere dove tieni gioielli, soldi e tutti gli oggetti di valore, che dopo ti fottiamo bene e sarai ricompensata con una dose di buon cazzo, anzi con quattro dosi…”.
    
    In quel momento Giusy aveva una voglia incredibile, ma seppe mantenere un buon self control e rilanciò il discorso: “Datemi una possibilità - chiese con voce ferma e suadente e passando la lingua sulle labbra - facciamo un patto, anzi una scommessa e vediamo chi la vince. Vi piace giocare? Prima sulla porta avete detto di fare tutto in dieci minuti, ...
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