Un trenino in regalo
Data: 27/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FringuellinoCaldo
... l’agrifoglio stampato ed il manico di uno scopino che, da brava befana, dovetti dimenare come una coda, l’ho scritto, così se qualcuno di questi ora legge il racconto forse si ricorda, tra l’altro esistono delle fotografie di quel giorno, davanti all’albero di Natale, in particolare del mio culo con queste cose che spuntano fuori. Poi i tre ospiti, anche se inizialmente dovevano solamente guardare vennero omaggiati anche, parteciparono e dovetti fare le stesse cose anche se in più uno mi pisciò nell’intestino anziché in bocca.
Io sapevo già che R. frequentava normalmente casa di Danielino e che gli tirava seghe da sempre, ma mi confidò che ultimamente gli aveva dato anche il culo e quello si era dimostrato dolce e delicato nonostante la grossa nerchia che lo contraddistingueva.
“Sai, Polly, se lo vedi non gli dai una lira, invece ce l’ha più grosso di M., lungo più di venti centimetri e bello largo, quando entra lo senti davvero, ti riempie tutto”. Io, però, lo conoscevo di vista e non sembrava questo fulmine di guerra e per quanto riguardava il riempire, beh… io ero sempre pieno, prendevo dentro e mi sfondavano gli affari di bei omaccioni, grandi e grossi in tutti i sensi.
R., devo dire, era attendibile perché si intendeva di cazzi, carino come era ne attirava parecchi e veniva scopato spesso, ne aveva visti e provati di tutte le misure.
“…è venuto a prendermi e siamo andati a casa sua, ha detto che dopo tante seghe mi voleva suo definitivamente… io gli ho ...
... risposto che ero contento perché ci sono altri che me lo mettono nel culo e lui, che mi piace, no… che gliel’avrei dato anche prima ma lui si faceva scrupolo ed aveva sempre voluto solo le seghe… ha deciso che era ora… mi ha accarezzato, gliel’ho baciato appena, poi mi ha lubrificato con il burro, è entrato lentamente e non mi ha fatto male, piano piano, dolce come se mi dovesse sverginare… è durato un sacco di tempo ed io ho solo goduto, sono venuto di culo, è bravo in questo, ho sborrato senza nemmeno sfiorarmi il cazzo”.
Questa cosa del “venire di culo” era un po’ un mito, un traguardo.
Per quanto mi riguardava, effettivamente la mia prima sborrata arrivò col culo molto prima che col cazzo, poco dopo essere stata sverginata. Siccome mi successe due o tre volte di seguito pensai fosse la normalità poi, nonostante tutto quello che mi entrava dentro, dopo quelle prime intense inculate mi capitava raramente, nel corso di particolari momenti di piacere ed eccitazione, magari spesso gocciolavo e godevo a sentirmi posseduto ma il vero orgasmo era difficile da raggiungere.
Poi anche il fatto che fosse gentile con noi femminucce era importante, diverso dal solito. Ho già raccontato cosa mi dicevano mentre mi prendevano ed anche quel giorno stesso ero stata coperta e trattata come una cagna da M. e dagli altri maschi, anche R. e Virna, ma loro molto meno come sempre (perché erano anche attivi e durante questi incontri mi scopavano anche loro) ed eravamo state apostrofate a colpi ...