Call Center
Data: 28/10/2018,
Categorie:
Etero
Autore: MrNessuno
... solo dopo che avrei dovuto evitare di commentare la sua non risposta.�Voi uomini siete tutti dei porci, degli stronzi porci!� sibilò con tale irritazione, che capì che era meglio non fare altri stupidi commenti.Passò circa un ora, poi la sua aura di rabbia che sembrava emanare improvvisamente si spense e la sentì sussurrare: �Scusa, non è colpa tua.��Tranquilla.��Il mio ragazzo, mi ha tradito.� Cecilia cercava di parlare a bassavoce, in modo da non farsi beccare dall'istruttore. Era ridicolo, ma era uno severo e si sentiva importante dal ruolo che aveva, ricordandoci ogni giorno che da lui dipendeva l'assunzione alla fine del corso. �Mi ha tradito, per di più con una delle mie amiche, li ho visti nel locale che si baciavano e lui le palpava anche il culo. Un porco!�Io non dissi nulla, mi limitai ad ascoltare in silenzio anche perché i bisbigli di Cecilia avevano iniziato ad attirare l'attenzione dell'istruttore.Cecilia lasciò cadere l'argomento e con tranquillità mi chiese cosa stavo facendo, chiaramente non aveva prestato la minima attenzione, però quello che fece era chiaramente più interessante: essendo alla mia destra si sporse con avanti il petto e poggiò le sue soffici tette sul mio braccio. Feci finta di nulla e continuai ad usare il mouse come se nulla fosse, ma al tempo stesso non potei notare che iniziò a muoversi strusciandosi dolcemente.�Ti piacciono le mie tette?� mi domandò ridacchiando, mentre io in imbarazzo non sapevo cosa dire.�Senti mi è venuta un'idea.� ...
... Non dissi nulla, avevo paura di sapere quale fosse. �Andiamo nel bagno e scopiamo, gliela facciamo pagare a quello stronzo.�Morivo dalla voglia di rispondere sì, in circostanze diverse lo avrei fatto senza pensarci molto.�Se io ti dicessi di sì, in cosa sarei diverso dal tuo ragazzo? Alla fine tradirei la persona cui cui sto.�Lei annuì, ma non sorrise, sembrava quasi ci fosse rimasta male, forse perché non era abituata a incassare rifiuti.Iniziai a pensare che si fosse rassegnata, anche perché si ricompose e non disse nulla.Ero completamente concentrato nella spiegazione tramite proiettore che stava avvenendo, quindi l'aula era piuttosto buia, ma notai perfettamente che Cecilia iniziò a muoversi lentamente e senza dare nell'occhio, guardandosi al tempo stesso intorno per vedere se aveva attirato l'attenzione. Per fortuna era più concentrata sugli altri che su di me, così la vidi con la coda dell'occhio mentre si sfilava le mutandine, lasciandomele cadere sul tavolo proprio davanti.�Ora cosa fai?� Mi sibilò sottovoce e fu parecchio eccitante.Ormai mi sentivo il pisello che tirava da matti sotto i Jeans.�Nulla.� Stavo lottando contro me stesso, avrei voluto saltarle addosso e stavo perdendo ormai il ricordo del perché le resistevo.Ero sicurissimo che ormai proseguisse nella sua seduzione solo per dimostrare che poteva avere chiunque, cosa che secondo me data la sua bellezza non era troppo lontana dalla verità.Alla fine fui salvato dalla voce del nostro insegnante di corso che ...