Valentina in commissariato
Data: 01/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: PadroneMaldestro
(Vi consiglio di leggere prima Valentina e la Polstrada)
Valentina non aveva chiuso occhio per tutta la notte. L’incertezza su cosa le riservasse l’indomani l’aveva tenuta sveglia nonostante la stanchezza mortale che la pervadeva.
Questo suo stato di prostrazione, se ne rendeva conto, la faceva apparire sbiadita, insicura, colpevole!
“Non è possibile” si disse Valentina mentre, in piedi davanti al lavandino si lavava i denti.
Lei era inconsapevole di quanto apparisse sensuale con quella camiciola corta e trasparente che piu che vestirla la disegnava… La luce del giorno che ormai filtrava dalla finestra del bagno esaltava la trasparenza del leggero cotone del babydoll e metteva in rilievo le sue tette deliziose, una terza piena, due meloncini desiderabili che stavano li a negare le leggi gravitazionali.
“Il Dirigente della Polizia di Seregno sarà sicuramente una persona molto più a modo del burbero agente di questa notte. Lui, sono certa, capirà che io quella droga l’avevo ricevuto da una persona che non potevo contraddire, visto che il nostro lavoro, i nostri guadagni dipendono in gran parte da lui, ma io me ne sarei disfatta appena arrivata a casa e solo quel malaugurato incidente mi ha impedito di farlo!
“”Ecco, adesso io mi preparo per bene, mi vesto con eleganza ma senza strafare. Un trucco leggero, una camicetta indossata sotto la giacca del tailleur grigio, appena due bottoni slacciati. Un paio di decolte nere, tacco sette, per esaltare la caviglia ...
... magra, la borsetta di Prada, nera e solo un paio di orecchini di oro, quelli piccoli regalatimi per il compleanno dagli zii Rossana e Sergio. Mi porteranno fortuna, xche loro tengono davvero a me, la nipotina preferita.””
Si erano intanto fatte le 10,15; le gemelline erano state accompagnate al nido dal maritino, al quale - figuriamoci - Valentina non aveva fatto cenno della sua disavventura.
Poteva senza fretta avviarsi verso Seregno.
Raggiunse il Commissariato con un certo anticipo ed appena entrata andò malauguratamente ad incocciare il poliziotto della sera prima, sempre severo, distaccato, quasi distante, che subito l’additò con modi burberi:
“Eccola qui! Il dottor A., il nostro Dirigente, non mi ha dato ancora nessuna direttiva a suo carico ma, considerato che è arrivata con una ventina di minuti di anticipo, ne approfittiamo per il fotosegnalamento”
Preoccupata come non mai, Valentina chiese all’Agente cosa si intendesse per fotosegnalare e costui, con un ghigno in viso… “ Se il Capo dispone di arrestarla, siamo gia pronti con le sue impronte e la fotografia. Se decidesse di non farlo, cosa altamente improbabile, le avremo pronte per la prossima occasione.”
Valentina si ritrovò così in uno squallido stanzone, dove un altro poliziotto le rilevò le impronte digitali facendole poggiare i polpastrelli su una strana macchinetta. Dopodiche la fotografò, intimandole di stare con il collo eretto e senza sorridere.
A quel punto si erano fatte le 11 e il suo ...