La mia nuova vita - Spiata dal figlio del mio nuovo compagno 2
Data: 02/11/2018,
Categorie:
Voyeur
Autore: Momy, Fonte: EroticiRacconti
Non sapevo bene come affrontare l'argomento, ne tantomeno come approcciarmi ad un ragazzo cosi apparentemente schivo e timido. Il mio primo tentativo fù semplicemente di andare a bussare alla porta della sua stanza il pomeriggio seguente. Provai diverse volte senza ricevere risposta alcuna prima di desistere, il rischio che qualcuno mi notasse era troppo grande. L'unica giustificazione che avrei potuto addure, era che stavo cercando di approfondire la conoscenza dei figli di Sebastiano, ma anche a me pareva piuttosto debole come scusa. In oltre, se fossi stata davvero giustificarmi così, avrei dovuto poi passare del tempo anche con Galatea, cosa che si sarebbe sicuramente rivelata problematica. Provai allora a lasciare un bigliettino sotto la porta, dato che praticamente Galvano scendeva solo per la cena o per andare a scuola, momenti nei quali eravamo sempre in presenza di altre persone. Tentare di parlare con lui sarebbe in quei frangenti sarebbe stato senza dubbio rischioso e molto probabilmente infruttuso. Avevo scritto "Possiamo parlare di quello che è successo Domenica scorsa?", cercando di restare sul vago, di modo che il biglietto stesso non potesse diventare una prova contro di me. Attesi una risposta per un paio di giorni, ma neache a dirlo anche quel tentativo si rivelò un buco nell'acqua. Mano a mano che i giorni passavano, non riuscendo a parlare con lui la mia ansia cresceva irrazionalemente. Quella che all'inizio sembrava una sciocchezza, due settimane più ...
... tardi mi pareva un'imminente catastrofe. Non avevo ancora moltre frecce al mio arco. Escludendo l'ipotesi di abbattere la porta della sua stanza (adesso si chiudeva pure a chiave...) e andare a prenderlo per il collo, mi rimaneva solo un'alternativa: cercare di stanarlo. Mi restava da scegliere se farlo con le buone oppure le cattive... Accarezzai per una paio di giorni l'idea di attendere che fossimo soli in casa e poi andare a bruciare un mucchietto di foglie secche davanti alla sua porta, urlando "Al fuoco, al fuoco!", ma alla fine realizzai che visto il risultato che volevo ottenere sarebbe stato meglio un approccio più soft. Mi sarebbe bastato usare un po' di psicologia, che dopo tutto era la mia materia. Il pomeriggio seguente, ricordo che faceva un già caldo midicidale per essere Giugno, attesi che la casa si quietasse dopo il pranzo. Alma si era ritirata in cucina per rassettare e preparare la cena mentre Sebastiano s'era chiuso nel suo studio a lavorare da casa, come spesso soleva fare in quei giorni. Tea sarebbe rientrata per cena, aveva i suoi orari, Bruno invece aveva approfittato per portare il Mercedes dal meccanico. E Galvano, beh, lui ovviamente era chiuso nella sua stanza... Presi il costume nuovo che avevo comprato per l'occasione e andai a cambiarmi nella mia stanza. Era un due pezzi decisamente audace, come mai mi sarei sognata di indossare in altri casi. Anzi a dirla tutta non credo che avrei mai potuto comprare qualcosa del genere se non fosse stato per un ...