In viaggio di lavoro
Data: 02/11/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: michiamanotu, Fonte: Annunci69
Si era appena fatto buio.
Il vento freddo della sera stava iniziando a farsi sentire e colpì forte Mattia non appena sceso dall’autobus dell’aeroporto, che lo aveva portato fin sotto l’aereo. Stava per partire per il suo primo viaggio fuori dall’Italia. In 23 anni di vita le sue scarse disponibilità economiche non gli avevano mai concesso di fare un viaggio all’estero, né con gli amici, né con la famiglia. Per questo, irrazionalmente, si fermò sul posto, con il cuore che gli batteva forte nel petto: non sapeva cosa aspettarsi.
“Su, andiamo”, disse una voce rassicurante ed autoritaria dietro di lui. Mattia sentì l’ampia mano del suo capo, Giorgio, poggiarsi sulla sua spalla, e poi dagli un colpetto. Non disse nulla e riprese a camminare, affiancato adesso dall’uomo, un cinquantenne dal corpo possente, panciuto ed elegantemente vestito. Accanto a lui apparve poco dopo la figura di Claudia, una delle dipendenti storiche dell’azienda di Giorgio, ragazza sui 30, alta, con capelli ricci e corvini, che aveva da sempre attirato le attenzioni del giovane Mattia per le sue forme generose ma non volgari. Giunti sull’aereo e presi i posti Giorgio decise di concedersi un riposino, mentre Claudia aggiornò Mattia su alcuni dettagli del meeting con un importante cliente che li attendeva ad Amsterdam. Per il ragazzo non si trattava soltanto del primo viaggio fuori dal Paese, ma anche di uno dei primi eventi di tale importanza sul lavoro. Erano ormai due anni che, dopo essersi ...
... laureato, lavorava nell’azienda di Giorgio come apprendista ed era stato invitato a questa riunione per imparare ad approcciarsi ai clienti nella maniera più corretta. Anche se cercava di non darlo a vedere, mentre parlava con Claudia si sentiva tremendamente in ansia per l’indomani. La ragazza gli diede delle fotocopie contenenti alcuni appunti sul tema della giornata successiva, che Mattia fece per mettere nel suo zainetto, poggiato a terra.
Mentre si chinò per raccogliere lo zaino, si soffermò per un attimo ad osservare le gambe di Claudia, una delle parti del suo corpo che lo attraevano di più. Si ricordò di quando qualche mese prima, con suo grande imbarazzo, si era ritrovato a parlarne con Giorgio nel suo studio. Claudia quel giorno portava una gonna più corta del solito. I tre si trovavano nella stessa stanza e la ragazza era stata la prima ad abbandonarla. Non appena uscita Giorgio non era riuscito a trattenere i suoi commenti.
“Ti piace la ragazza, eh?” Aveva detto rivolgendosi a Mattia in tono scherzoso, con l’aria goliardica di un padre, che ogni tanto si impossessava di lui.
Mattia era arrossito.
“Si, belle gambe”, aveva commentato timidamente, spaventato dall’idea di apparire insensibile e di sminuire la collega trattandola come un oggetto da guardare.
Ma Giorgio era sempre stato rispettoso delle sue dipendenti e con un sorriso complice aveva chiuso l’argomento.
Mentre si perdeva fra questi pensieri Mattia decise di fare come il capo e di riposare un ...