In viaggio di lavoro
Data: 02/11/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: michiamanotu, Fonte: Annunci69
... Mattia batteva all’impazzata, il suo uccello era duro come non mai e si stava cominciando a bagnare di preseperma, nonostante avesse appena eiaculato. Il suo respiro si fece più forte e forse per questo i due si accorsero che c’era qualcuno, si voltarono e lo notarono.
“Da quanto tempo stai lì?” Chiese Giorgio con tranquillità.
Mattia non sapeva cosa fare, ma non voleva scappare via. Non disse niente, non si mosse.
“Vieni qui”, disse con fermezza il capo.
Mattia obbedì.
Venne fuori dall’atrio in penombra e con il volto paonazzo, mentre guardava a terra si mostrò ai due. Nonostante l’eccitazione che la devastava, a Claudia scappò una mezza risata, probabilmente per l’estremo imbarazzo.
Giorgio non aveva perso la calma, o perlomeno così sembrava. Si avvicinò al ragazzo e gli mise una mano sulla spalla come aveva fatto prima quel giorno.
“Ti disturba quello che hai appena visto?” Chiese.
“No”, balbettò timidamente Mattia.
“Bene”, replicò Giorgio, poi guardò negli occhi Claudia. Tra i due si stabilì un tacito accordo.
“Siediti lì e continua a guardare allora”, disse ancora, indicando una poltrona alle spalle del suo giovane dipendente. Nei suoi occhi era evidente un’eccitazione incontrollabile.
Mattia iniziò a stupirsi delle sue azioni, ma con accondiscendenza obbedì alle parole del suo capo, che stava nudo a due passi da lui. Una volta seduto notò il suo corpo e non si stupì che la bella Claudia si potesse concedere a lui. Nonostante l’età ...
... l’uomo poteva vantare due braccia possenti, bicipiti e pettorali gonfi, molto villosi. La sua pancia era prominente, ma anch’essa villosa e in armonia col resto del corpo. Il suo uccello era di lunghezza normale, ma molto grosso, ben più della norma. Quello che veniva fuori era una commistione di vigorosità e indubbia virilità, coronata da capelli e barba brizzolati.
“Fai vedere a Mattia come sei brava a fare le pompe al capo adesso”, disse con tono autoritario, mentre slegava la corda che teneva stretti i polsi di Claudia, che arrossiva sempre più. Nonostante la vergogna, l’eccitazione era evidentemente padrona del suo corpo e della sua mente. Quel gioco le piaceva, la appagava. E per quello si fiondò sull’uccello di Giorgio, ne baciò con tenerezza la cappella e poi iniziò un sapiente pompino. Mentre faceva avanti e indietro con la parte superiore del suo corpo per dare piacere all’asta del maschio, il suo grosso seno rimbalzava un po’, insieme alle mollette che le stringevano i capezzoli. Mattia trovava quell’immagine immensamente appagante, così iniziò a massaggiarsi il pisello dall’esterno.
“Chi ti ha detto che puoi toccarti?” La voce di Giorgio lo fulminò.
“Metti quelle mani dove possa vederle e non muoverle”.
Mattia obbedì.
Non avrebbe mai voluto farlo arrabbiare ed essere mandato via. Voleva vedere quella scena, voleva vedere quello che ancora lo aspettava.
Il pompino durò a lungo. Ad un certo punto Giorgio ordinò a Claudia di guardare Mattia negli occhi ...