1. L'amante lappone


    Data: 02/11/2018, Categorie: pulp, Autore: M.m

    ... avrebbe aspettato al ritorno a casa, quando pensavo a come non ci fosse una sola via di fuga da questo incubo che era la mia vita, sapevo però sempre quale sarebbe stata la mia medicina, mi chiudevo in bagno, andavo su You Porno, mi mettevo nei panni di lui, del tizio che si scopava da dietro e in bocca l'attricetta sexy di turno, chiudevo la mia mano a bugno e iniziavo a farmi una sega, a donna, le sue curve, i suoi buchi, la sua carne, le sue membra, la sua saliva, tutto di lei entrava nella mia mano, mi stringevo forte il cazzo e mi masturbavo, sognavo di essere lui, di trombarmi la ragazza, allora il cazzo mi andava a fuoco, era questo che volevo, non l'eroina, non la cocaina, volevo sentire le arterie che si tendevano all'inverosimile, la carne del piselli che si contraeva, l'erezione, la mano che lo stritolava,volevo questa sensazione che era talmente forte che tutto quello che c'era nel mio cervello se ne sarebbe andato, solo con la masturbazione compulsiva interrompevo il flusso di pensieri, soffocavo e distruggevo tutte le emozioni, mi calmavo e provavo quel minimo di estasi, solo il piacere fine a se stesso liberava la mente di tutto il peso e incendiava il corpo di un mare di lava, ma un conto era masturbarsi con la mano, un altro era servirsi del corpo di una donna, questa volta avrei optato per la seconda scelta, Annika si spogliò, era qualcosa di terribilmente perfetto, i liberai di tutto, il pene si liberò nell'aria, Annika lo prese e iniziò a succhiarlo, nn ...
    ... c'era niente di più bello di un sano pompino, la lingua che massaggiava il cazzo, i denti che mordevano, la lingua che aspirava, nn c'era nulla di più perfetto del sesso orale, un miscuglio di sensazioni differenti, pungenti, urticanti, era il trionfo della sensazione sull'emozione, con il cazzo che mi andava a fuoco nella sua bocca, con il turbine di sensazioni che provavo, non c'era spazio nel mio cervello per la moglie isterica e narcisista, per i figli insopportabili, per il lavoro, non esistevano più nel mio orizzonte, la mia mente era libera dalla stretta delle emozioni, era questo il mio problema, non riuscivo a spegnere il cervello, le emozioni mi soffocavano, eppure, ora le emozioni non esistevano più, c'era solo il fuoco che mi mangiava vivo, Annika ritirò la sua bocca e si mise a novanta, non pensavo più a lei come l'unica persona che fosse mai stata gentile con me, che mi aveva amato, che mi aveva capito, che aveva fatto qualcosa di carino per me, che mi aveva offerto qualcosa, no, era solo un insieme di buchi sa riempire, era solo la mia bella bambolina di silicone, la mia bambola gonfiabile da trombare,la presi da dietro, il piacere tornò, più intenso che mai, era questo che volevo, piacere, piacere e ancora piacere, il piacere era la mia droga, esplosi dentro di lei, per qualche istante mi sollevai da questo mondo e provai il Paradiso, il mio corpo fu come inondato di luce, ero in perfetta felicità, tornai alla realtà, quella notte mi fermai da Annika, dissi a ...
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