1. Azione e passione sul set di "zombie kiss"


    Data: 03/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: GSAwNSA77

    ... buon lavoro dobbiamo prima toglierci la maschera che indossiamo nella vita” così dicendo si girò su un fianco e si mise a dormire.
    
    Quelle parole gli martellarono in testa per tutta la notte, insieme a quelle scritte sul copione che lesse e rilesse più volte nel letto “Da centinaia di anni si crede che la notte di Halloween i morti tornino in vita sotto forma di fantasmi, in zombie che vagano per le strade. Per questo ci travestiamo con maschere e trucchi, cosicché gli zombie non ci riconoscano come diversi. Credo che per noi le maschere non sono solo cose della notte di Halloween, però un giorno dovremo smettere di travestirci”. Bellissime parole, una grande verità. Carlos si addormentò col cazzo duro ammirando il corpo perfetto di Victor.
    
    La mattina seguente Carlos aprì gli occhi alle prime luci dell’alba. Nonostante le poche ore di sonno era riposato, si sentiva diverso, una nuova persona. Vide da parte a lui il copro ancora addormentato di Victor, era illuminato dai primi raggi del mattino. Aveva una bellissima erezione che gli percorreva il ventre fino all’ombelico. Non riusciva a togliergli gli occhi di dosso e si sentiva attratto da quell’uomo. Quell’incontrollabile attrazione fisica stava abbattendo le barriere della mente.
    
    Finalmente si levò la maschera e con una mano iniziò a masturbarlo delicatamente nel sonno. Era la prima volta che toccava un cazzo che non fosse il suo. Non era molto diverso dal suo, la forma, il calore e la consistenza erano simili, ...
    ... forse leggermente più corto, ma le sensazioni erano ben altre. Faceva scivolare la mano lungo l’asta turgida, abbassava e rialzava il prepuzio, sotto il ritmo della mano spuntava la cappella bella inumidita dal precum che si addensava sull’orifizio per poi spalmarsi sul glande e rendere i movimenti più morbidi. Il corpo di Victor iniziava a muoversi nel sonno, pensava di sognare.
    
    Travolto dall’eccitazione e dalla voglia di esplorare un mondo nuovo, Carlos si lasciò andare completamente. Senza preoccuparsi di svegliare Victor iniziò a baciargli il collo, fu subito inebriato da quell’odore di maschio sconosciuto alle sue narici. Si abbassò a leccargli i capezzoli, erano molto piccoli ma si indurivano al contatto con la lingua. Si abbassò ancora percorrendo il ventre piatto fino ad arrivare ai peli scuri che ricoprivano il pube. Prese un profondo respiro e sprofondò la sua bocca sul cazzo di Victor. Fu in quel momento che il bell’addormentato si svegliò dolcemente e si accorse che non era un sogno. Senza interromperlo e senza dire una parola lasciò che Carlos scoprisse il piacere di quella vita repressa fino a quel giorno. Con le mani accarezzava, massaggiava prima delicatamente poi con più forza, studiava le dimensioni e le proporzioni. Con la bocca gustava tutti gli umori, quelli più acri vicino al pube e quelli più dolci della cappella. Carlos esplorò con mani e lingua ogni centimetro del corpo di Victor, che ormai si era abbandonato in un’altra dimensione cullato dal piacere ...
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