1. Mai rubare un'anima al diavolo


    Data: 04/11/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    Era una gelida giornata invernale e sebbene la scampagnata fosse stata piacevole, fu ancora più piacevole rifugiarsi nella sala di un'osteria di campagna dove un bellissimo fuoco ardeva nel camino. Un ottimo vino contribuì a riscaldarci e a scioglierci la lingua. Non so chi di noi cominciò a raccontare storielle scabrose su preti e suore e tra una risata e l'altra solo Umberto rimaneva pensieroso, centellinando il suo vino e bevendolo come fosse una medicina. Quando è così meditabondo Umberto sta per iniziare a raccontare una di quelle sue storie in cui realtà e fantasia, invenzione e fatti veri si mescolano senza più lasciar capire cosa sia realmente accaduto. Lui, poi, ci mette del suo, abbellendo i racconti, inserendo sue supposizioni o trovate, ma nessuno di noi se ne lamenta perché in genere è gradevole starlo a sentire. Per mettere fine all'incertezza gli chiesi: "Hai qualcosa da raccontare, tu?" Scrollò le spalle, fece una smorfia e disse: "Se vi aspettate una barzelletta non ne so ma le vostre storielle un po' banalotte, scusate, mi hanno fatto venire in mente qualcosa di reale o meglio, una vicenda accaduta secoli fa. Premetto che il vostro anticlericalismo spiccio condito da battute da caserma, non mi interessa. Non sono religioso ma penso che essere anticlericali in un paese come il nostro sia intelligente come lo è quell'artista irlandese che in un'intervista di qualche anno fa disse di non sopportare tutti i preti e le monache che vedeva in giro nel quartiere di ...
    ... Roma in cui viveva. In quale quartiere di Roma viveva? Vicino al Vaticano...Un vero genio, eh? Questo per dire che i pregiudizi, di qualunque tipo siano, non mi interessano. La storia che voglio raccontarvi intendela come volete, ognuno ci può mettere del suo, i suoi preconcetti, le sue certezze o incertezze. Il protagonista era un prete, si chiamava don Ianuario Ingravallo ed era parroco in un paese di medie dimensioni e di discreta importanza di un posto qualsiasi dell'Italia. Di per sè non era un cattivo prete: abbastanza colto, caritatevole, pietoso nel confessionale. Il suo problema è che quando era stato ordinato e aveva fatto voto di castità, questa era per lui una perfetta sconosciuta fin dalla più tenera età. Lo ammise lui stesso durante il suo processo. La promiscuità nei secoli passati era la regola, non l'eccezione. Le famiglie più povere vivevano in un'unica stanza; le più agiate in più stanze comunicanti, incastonate l'una nell'altra, e la privacy allora era un concetto vago, diciamo pure inesistente. Le locande erano spesso costituite da un unico camerone in cui dormivano albergatori e ospiti e cosa potesse succedere in queste circostanze lo ha raccontato Boccaccio. Il nostro Ianuario veniva da una famiglia di medie condizioni, il padre faceva lo scritturale, il che significa che apparteneva alla minoranza che sapeva leggere e scrivere ed era già un segno di distinzione. Da ragazzo lo facevano dormire nella stessa camera delle serve e queste si divertivano o a ...
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