Mai rubare un'anima al diavolo
Data: 04/11/2018,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Edipo
... periodo presentassero segni di possessione. Il solerte frate si recò da loro ed entrambe ammisero di essere state violentate da don Ianuario, di avere assistito a messe nere, di avere visto il prete che defecava sulle sacre immagini. Una di loro assicurò che durante una di queste messe era stata sgozzata una bambina e che il suo sangue era stato bevuto da alcune streghe sconosciute che sembravano in grande confidenza con l'indegno sacerdote. L'altra descrisse nei dettagli una delle messe nere: ogni volta che avrebbe dovuto baciare l'altare, il prete baciava il suo corpo nudo, consacrava l'ostia sui suoi genitali e la mangiava. Terminata la messa si accoppiò con la ragazza e alla fine lavò il sesso di entrambi con il vino. Che le due ragazze potessero avere avuto rapporti sessuali con il turbolento parroco è probabile; che conoscessero per diretta esperienza i particolari sulle messe nere, senza che qualcuno le avesse imboccate, è improbabile. Bisogna costringere il diavolo a dire la verità. Con questa semplice frase Il francescano convinse le superiori autorità religiose e civili ad agire di conseguenza. Una notte don Ianuario fu tratto in arresto e il fatto che venne trovato in compagnia di una fresca ragazza non depose a suo favore. Le accuse fioccarono senza tregua, la ragazza trovata con lui, minacciata di tristi conseguenze, ammise di essere stata iniziata al culto del demonio. Fra' Prospero interrogò il prete, esortandolo a dire la verità e a fare i nomi dei ...
... complici. E qui bisogna dire che Ianuario tirò fuori il meglio di sè. Capì dal primo momento che la sua sorte era segnata e si comportò con coraggio; non ammise mai nulla perché nulla aveva da ammettere se non i peccati carnali. "Ho amato le donne, questa è la mia unica colpa ma non ho mai negato i dogmi della fede né ho praticato il culto del diavolo, né ho partecipato a messe nere o a profanazioni del corpo di Cristo." Fu torturato, come si usava allora e come si usa ancora oggi in molte parti del mondo. Fra' Prospero non ottenne la confessione tanto agognata, non si riusciva a costringere il diavolo a dire la verità. L'unica frase che Ianuario gli disse durante le sevizie fu raggelante:" Sono questi gli insegnamenti di San Francesco ?" Il processo fu una farsa, i testimoni numerosi e spesso ridicoli, il giudizio già deciso dall'inizio. E' facile prendere a calci un uomo che cade a terra e i vecchi nemici di Ianuario lo presero a calci con estrema voluttà, ma lui non diede la soddisfazione di confessare le sue colpe, con grande delusione dei suoi accusatori. La sentenza fu inesorabile: riconosciuto colpevole di stregoneria e di commercio con il diavolo fu condannato al rogo. Il giorno dell'esecuzione Ianuario venne rasato completamente da capo a piedi, gli vennero strappate anche le sopracciglia e poi le unghie di mani e piedi. Rivestito di un sacco impregnato di zolfo fu fatto salire su un carro; ad assisterlo spiritualmente, si fa per dire, fu fra' Prospero in persona che gli ...