1. La troia di una vita


    Data: 04/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Inconsolabile, Fonte: EroticiRacconti

    ... nessuno, ma subito dopo è comparsa la signora francese con un altro uomo. –Sei stata anche con lui? – le chiesi. “Sì” –Poi basta? “No. Ancora un altro. Poi ho detto che dovevo andare, altrimenti c’era ancora un altro che mi voleva”. –E quanto ti ha dato? “Tanto” –Quanto? “900 franchi”. –Lei se ne sarà fatta dare almeno il doppio. A quel punto la mia eccitazione era al top e non feci in tempo a penetrarla che sborrai. Mi lasciai andare sul cuscino e le sussurrai “ora sei una professionista…” Una sera di primavera eravamo usciti a mangiare una pizza. Durante la serata non mancarono i riferimenti al sesso, con io che ritornai sul discorso che ogni tanto le facevo: che mi sarebbe piaciuto vederla battere. “Addirittura” era stata la sua risposta. Le spiegai che si poteva fare con eleganza. “Come?” volle sapere. Non le risposi nient’altro che un “vedrai”… Dopo la pizza andammo a fare due passi nella via del centro, elegante e con tante vetrine di abbigliamento, scarpe, borse eccetera. Tutte cose che lei amava. Oggi la via è tutta pedonale, ma allora una buona parte era aperta al traffico in senso unico. A quell’ora della sera le macchine erano comunque poche. Camminavamo fermandosi a guardare le vetrine, e dopo poco io cominciai a distanziarmi lasciando che lei andasse più avanti sola. A un bel momento lei si voltò e mi sorrise. Aveva capito cosa avevo in testa e tornò a guardare le vetrine, ma alla prima auto che sopraggiunse si voltò a guardare chi era al volante. Una macchina, ...
    ... due macchine, tre macchine, poi la quarta rallentò e si fermò. Io ero a un trentina di metri e ovviamente non sentii che cosa dicessero, lei però si avvicinò all’auto prima dalla parte del guidatore poi fece il giro dell’auto e salì. L’auto partì con mia grande eccitazione. Mi guardai attorno e mi resi conto che non sapevo quando e dove sarebbe tornata. Tornai sui miei passi e mi sedetti a uno dei tavolini sul marciapiede di un bar che stava aperto tutta la notte. Ordinai da bere e cominciai ad aspettare. Passò più o meno un’oretta, poi arrivò un’auto (mi ero intanto reso conto di non aver neanche notato su che vettura mia moglie fosse salita) e si fermò. Ne scese lei, che si voltò anche a salutare. In quegli attimi notai che sull’auto non c’era solo un uomo ma due, forse tre. Le andai incontro. –Visto com’è facile. “Sì” –Tutto bene? Non era uno solo, vero? “No, erano tre” –Ecco perché ci sei stata più di un’ora. Dove ti hanno portato? “Sul porto, alla cima del molo, mi sembra”. –Quanto gli hai chiesto? “100 mila lire” –A testa? “No. Tutti tre” –È poco. Alzò le spalle. “Non importa, mi piace fare la puttana”. Una volta a casa le chiesi di raccontarmi ma non volle dire nulla. Io però ero eccitatissimo e la presi di brutto. Lei si lasciò fare e solo dopo un po’ si eccitò. “Scopami, scopami, che sono una troia, scopami”. A quel punto uscii e la ricattai. – Però mi racconti. “Va bene, ma dammelo…” La girai e la inculai e mentre lo feci mi resi conto che i tre non si erano limitati ...
«1...3456»