Il Corpo, il Verbo e la Mente |3/8| Caso 3
Data: 05/11/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Miss Ehrenfeld
... quella pioggia. Una suggestione. Uscii e indossai l'accappatoio. Erano le 7.40. Mi lavai i denti in modo scomposto. Non avevo tempo per dedicarmi con cura. Asciugai i capelli alla buona. Mi vestii. Gonna lunga marrone. Maglia beige. Mi truccai rapidamente. Tempo totale: 5 minuti. Sembravo una squilibrata, ma non avevo modo di fare di più. Avevo i capelli per aria. Indossai i primi sandali che trovai e cercai le chiavi di casa. Erano già le 8. Ero già in enorme ritardo e non ricordavo dove le avessi messe. Le trovai dentro il bicorno di Napoleone. Rimasi un attimo spiazzata, guardando come una scema quel cappello. Dopodiché, improvvisamente, il telefono squillò. Era ancora quell'anomalia mattutina. “Pronto! Si può sapere chi chiama a quest'ora?” “Sai chi sono io?” rispose la voce. “Non so chi tu sia! Faresti meglio a non chiamarmi più. Se sei un paziente potresti prenotare una visita come tutti gli altri... Se non la smetti di chiamare, ti faccio rintracciare dalla polizia!” urlai io. “Chi sei tu?” chiese, nuovamente. “Addio.” ringhiai, chiudendo la chiamata. Non poteva continuare così. Avrei dovuto prendere provvedimenti. --- Caso 3 --- Quel giorno aspettavo una mia paziente: Hilary. Nonostante fosse sbagliato nella mia professione avere una qualche forma di preferenza, nei confronti di Hilary io avevo sempre avuto una particolare simpatia. Simpatia che Hilary aveva ricambiato, aprendosi e facendosi aiutare. Hilary soffriva di Prosopoagnosia. Un disturbo caratterizzato ...
... dall'incapacità di riconoscere i volti. Tale patologia in genere si verifica a seguito di insulto in corrispondenza di alcune aree associative deputate al riconoscimento facciale. Cause possibili: trauma cranico, ictus, etc... Nonostante la vista di Hilary fosse perfettamente funzionante, Ella non era capace di distinguere i tratti fisionomici tipici delle persone, nè le relative espressioni. Questo valeva sia per gli sconosciuti che per i familiari e gli amici. Questa condizione le aveva reso parecchio difficile la vita di tutti i giorni. Grazie alla sua incredibile forza di volontà, lei ha iniziato ad assumere dei comportamenti che in un certo senso le permettevano di adattarsi. Quando girava per strada, teneva a mente tutti i capi di abbigliamento delle persone che le passassero intorno. Faceva sempre molta attenzione al modo in cui certe persone camminavano e gesticolavano. Cercava, in buona sostanza, di usare dei pattern di memorizzazione che le permettessero di vicariare il deficit. Per Hilary, era importante la voce. Ella, infatti, doveva fare sempre molta attenzione al timbro vocale e, per quanto fosse possibile, tramite la voce riusciva quasi sempre a riconoscere le altre persone. Per questo motivo, Hilary mi affascinava. Lei non sapeva che volto io avessi. Non mi aveva mai visto né avrebbe saputo riconoscermi per strada, a meno che io non avessi indossato qualcosa che lei sapesse per certo ricondurre a me. Utilizzava sempre un linguaggio molto arzigogolato. Il linguaggio, ...