1. Ampio pigiama


    Data: 07/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: QueenLatina

    ... idea, come in quel momento, era impossibile non restare ammaliati dal suo modo di fare. “Sentiamo questa idea”. Me la raccontò eccitatissimo. Provai a contrastarla ma non ci fu verso e quella idea richiedeva pure una mia collaborazione. Dopo un breve confronto, la vinse. Mi diede un pennarello, si posizionò in piedi davanti a me che ero seduta al tavolo della cucina. Dandomi le spalle abbassò l’asciugamano scoprendo le natiche davvero scultoree, perfette. Fui raggiunta dall’odore del bagno schiuma e della sua pelle, combinazione meravigliosa. Avvicinai il pennarello al suo sedere, e come concordato scrissi “SO” sulla natica sinistra e “NIA” su quella destra. Lui mi allungò il cellulare, alzò l’asciugamano a coprire metà sedere lasciando scoperta la scritta mentre torceva il collo a mostrare il viso ed io, alzandomi e allontanandomi un po’ scattai un paio di foto. Fu contento del risultato e ne inviò una con la solita scritta “Puoi fare di meglio?” “Non potrà rispondere, ho vinto, vedrai” Era tutto contento e fece per andarsene. “E la scritta te la lasci? Guarda che sporchi di inchiostro gli slip bianchi” Tornò con dell’alcool e ovatta. Si rimise davanti a me denudandosi le terga. Di nuovo quel suo sedere bellissimo a pochi centimetri da me. Niente a che vedere con quello del padre, appesantito dall’obesità e villoso. Quello di Luca era perfetto. E di nuovo quell’odore di pulito. “Beh?” mi sollecitò lui risvegliandomi da quelle sensazioni lievemente pruriginose. Bagnai ...
    ... l’ovatta e cominciai a pulire quel ben di Dio, che ad ogni colpo veniva percorso da una meravigliosa onda d’urto. Quando finii non resistetti e stampai un dolce bacetto su quel sedere nudo. Lui mi ringraziò e se ne andò senza voltarsi. Rimasi seduta, interdetta, sorpresa, non sapevo esattamente da cosa. Dal piacere che avevo provato nel toccare il suo sedere o forse dalla sua camminata innaturale mentre andava via. Una mano a tenere l’asciugamano davanti. Troppo stretta. Mi sfiorò il pensiero che la sua fuga celasse una erezione. Mi ripresi forse per un meccanismo di autodifesa preoccupandomi del lavoro che mi restava per preparare la cena. Cercai di evitare il pensiero e ci riuscii fino a quando mio marito non spense il lume per la notte. Nel buio ripensai al pomeriggio e tornarono immagini, odori e sensazioni. Mi ci addormentai. Un paio di giorni dopo, mentre ero al supermercato, ricevetti un sms di Luca. “Mi ha risposto!” Ecco, non so descrivere in quell’attimo cosa mi successe. Restai immobile per 4 o 5 minuti forse. Diversi sentimenti invasero la mia mente: curiosità, preoccupazione, incredulità ma anche gelosia. Si, gelosia. E questa gelosia e il fatto che la riconoscevo mi tenevano li, ferma, in piedi, paralizzata. Perché ero gelosa? Può una madre essere gelosa del figlio? Si, lo sono tutte le madri, ma per motivi diversi da quelli che io non mi volevo confessare da sola. Cercai insistentemente di uscire da quell’angolo in cui la mia mente mi teneva prigioniera. Un messaggio ...
«1234...7»