1. Schiava


    Data: 28/09/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu

    Questo proprio non lo avevi considerato... o forse sì. Certamente non in questo modo. Sapevi del suo carattere duro, di quel suo modo di trattare le donne come oggetti di cui servirsi. Sapevi di tutte le storie di cui si vantava, in modo volgare e spudorato, quando anche a tavola parlava di come aveva fatto godere la sua ultima preda con quel cazzo che diceva essere enorme. Pensavi di essere al sicuro da tuo cognato. Ma non era così.Quell�uomo ti aveva sempre creato imbarazzo. Avevi notato come ti guardava. E quando a tavola raccontava in modo inopportuno di come si prendeva con la forza quei corpi di donna, lo faceva sempre lanciandoti delle occhiate che ti facevano tremare. Però non potevi mentire a te stessa. L�idea che un uomo come quello potesse annullare la tua volontà, scoparti con violenza per soddisfare il suo bisogno di carne ti faceva eccitare. Sesso selvaggio, animale... qualcosa che non eri mai riuscita a provare con tuo marito, quell�uomo che pensava solo al suo lavoro e che quasi non ti notava più. Un uomo elegante, controllato. Così diverso da Franco, quel fratello maggiore di 15 anni che era rude anche nelle fattezze: coperto di tatuaggi, con una pancia prominente e fisico massiccio formato dalle lunghe ore nei cantieri edili dove coordinava una squadra di operai. Sapevi che invidiava tuo marito Carlo, non lo aveva mai nascosto. Una buona posizione sociale, una tranquillità economica, una bella moglie che lo aspettava a casa tutte le sere. Tu eri ancora ...
    ... molto giovane, solo 27 anni. Capelli lunghi e biondi che incorniciavano un viso da ragazzina, ma con un corpo le cui curve facevano girare le persone per strada. E tu un po� ti imbarazzavi per questo, ma in fondo ti piaceva essere guardata.Ti mancava tuo marito. Ti mancavano le sue attenzioni. Non vedevi l�ora che arrivasse l�estate: tre mesi nella casa al mare, insieme. Certo, lui non sarebbe stato sempre con te. Ma avrebbe lavorato alcuni giorni senza andare in ufficio, dal terrazzo. E i fine settimana sarebbero stati tutti vostri. Poi arrivò quella vacanza, insieme alla doccia fredda: un appalto importante, l�impossibilità di stare insieme per un intero mese. Quella notte piangesti nel letto, da sola. Lui non c�era.La casa al mare era molto bella, e la prima settimana di vacanza fu deliziosa. Carlo era con te e tu eri felice, anche se la sua testa era sempre sul lavoro. E poi c�era sempre quel fratello così ingombrante. Il cantiere dove lavorava non era molto lontano e non perdeva occasione per farsi invitare a cena. Era arrivato al punto di portarsi dietro anche quel suo amico inseparabile, Jamil, un nigeriano che ti metteva una paura tremenda. Non lo avevi mai sentito parlare, teneva sempre lo sguardo abbassato, ma quando lo alzava aveva degli occhi da demonio. Ne avevi parlato a tuo marito, ma anche lui era evidentemente succube del carattere deciso ed autoritario del fratello e aveva minimizzato la cosa. Voleva tenere con lui un rapporto il più disteso possibile.Il giorno ...
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