1. La prima passeggiata di michele in riva al fiume... con sorpresa.


    Data: 08/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... nettamente i colpi della pancia che sbatteva sul culo dell'altro. Erano colpi decisi e rapidi. Passarono molti minuti prima che si arrestassero. Pensò che uno fosse venuto, ma non era così voleva che l'altro cambiasse posizione, e così fece. Appoggiò un piede su un ramo aprendo la gamba quasi a novanta gradi rispetto al corpo e, sempre da dietro, l'altro gli si infilò dentro. Vedendo i due spettatori che si erano accucciati fianco a fianco, con la testa ad un palmo da quel culo, Michele si fece coraggio e li raggiunse. Da li la vista era fantastica. Probabilmente per la posizione aperta, si vedeva benissimo quel grosso palo scivolare quasi del tutto fuori dal buco per poi ricacciarvisi dentro con le palle che ci sbattevano contro facendo una specie di schiocco ogni volta. Restò impressionato quando iniziò a toglierlo del tutto per, dopo qualche istante, sbatterlo nuovamente dentro.
    
    “Che largo” si lasciò sfuggire a bassa voce, riferendosi all'apertura dello sfintere che faceva bella mostra di se, senza riuscire a chiudersi, appena veniva liberata da quel duro tampone che continuava a pomparlo. Quel gioco continuò per un pochino, sembrava quasi che lo facesse apposta per farci vedere quanto lo stava aprendo…
    
    Quando riprese a spingere senza più uscire uno dei due accovacciati vicino a me sussurrò: “adesso viene. Adesso gli viene dentro. Gli viene senza preservativo… Lo allaga. Questo è un toro, lo conosco...”
    
    Restammo tutti con gli occhi fissi su quei pochi ...
    ... centimetri di carne immaginando esattamente cosa stava accadendo li dentro appena lo vedemmo dare dei colpi più intensi e poi quasi fermarsi per muoversi di fianco, come per assecondare gli ultimi attimi dell'orgasmo. Qualche istante e quel grosso e scuro cazzo colante era, come esibito, davanti ai nostri occhi. Uno di loro protese la faccia come per chiedere di farglielo leccare e così fu. Ci passò la lingua sopra con attenzione per raccogliere quel nettare e continuò a passarla sulle vene, scivolando dalla violacea cappella fino alle palle, tuffandosi tra i folti peli per risalire nuovamente alla punta. L'altro guardava continuando a menarsi e Michele era come estasiato dal tutto. Intanto l'uomo che era stato preso da dietro, ancora fermo con una gamba sollevata, probabilmente spingendo, si stava svuotando dalla crema che gli era stata schizzata dentro e che adesso colava abbondantemente lungo la gamba. Il buchino era ancora aperto, anche se assai meno di prima. Appena se ne accorse quello che aveva leccato il cazzo, si spostò cominciando a lambirgli la coscia con la lingua e risalendo nel solco dei glutei per poi concentrarsi sul buchetto, dove si mise ad aspirare con intensità come per risucchiargli quel poco che poteva essere rimasto dentro. Per Michele fu troppo e, senza quasi accorgersi che la sua mano era ripartita, venne di nuovo, pur non avendo una completa erezione.
    
    Pochi minuti dopo tutti e cinque se ne erano andati in direzioni diverse. Lui raggiunse i suoi vestiti e ...