Bordello (2)
Data: 08/11/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... e, dopo un attimo di esitazione, risponde: “Oh, sì! Vuoi assaggiarlo?”. Il secondo uomo, senza rispondere, si stacca dall’armadio e si avvicina a me, prendendo il posto del primo. Rimanendo in piedi, si china sul mio culo e dà una lunga leccata porca a tutto il mio solco, fissandomi mentre risale verso il perineo. Le mie membra, sollecitate da quella lingua rugosa e dallo sguardo eccitato dell’uomo, vibrano di piacere. Quello sembra soddisfatto del risultato ottenuto e ripete l’operazione. Di nuovo mi scuoto tutto e i miei capezzoli si inturgidiscono. Il tipo brizzolato se ne accorge e sale sul letto gettandosi a capofitto su uno di loro, iniziando a mangiucchiarlo di gusto. Il mio petto si solleva e gli si offre completamente.
La lingua dell’uomo villoso è più forte di quell’altra e la stimolazione che pratica è più intensa. Si concentra sulla parte alta dell’anellino e non resisto a tenerci lontana una mano. Con tre dita mi strofino appena sopra il buco e l’uomo mi insulta: “Sì, toccati, puttana!”. Il medio si allunga più degli altri e mi scivola senza difficoltà nelle viscere. Mi faccio un lento ditalino e gemo, mentre la lingua non mi lascia respiro. Tiro fuori la falange e l’uomo me la succhia; quindi, me la rimetto dentro e lui riprende a lapparmi.
“Hai un culo così bello!”, si complimenta. “E’ così slabbrato che sembra una fica… mmmmm… slurp!”. Intanto, l’uomo brizzolato, dopo avermi messo fuori gioco un capezzolo, passa a torturarmi l’altro, il sinistro, ...
... quello più sensibile. Mi scappa un urlo e la mia schiena si inarca per poi ricadere di colpo sul letto. Sento il mio sfintere aprirsi e, a quanto pare, se ne accorge anche il tipo villoso, che mi penetra con due dita che vano ad aggiungersi al mio. Mi scorrono insistentemente dentro, avanti e indietro: con l’altra mano stringo il lenzuolo e lo strappo via.
Il mio ventre si svuota ancora e le dita dell’uomo che si muovono in me causano un soffuso sciabordio. “Merda! Si sta bagnando tutto, proprio come una puttana!”, sbotta l’uomo, rivolgendosi al tipo brizzolato, il quale lascia andare per un momento la mia areola e si allunga tra le mie cosce. Emette un sospiro di stupore e mi prende il polso, costringendomi a tirare fuori il mio dito ancora immerso nello sfintere. Se lo porta alla bocca e assapora i miei succhi. “Che voglia di scoparlo!”, continua l’uomo villoso, ma, invece di farlo, mi spinge ancora dentro le sue due dita. L’altro sbava sul mio buco, per lubrificarlo e favorire la penetrazione, e poi si lecca le labbra. I suoi occhi sono sgranati e attenti a non perdersi neanche un momento del ditalino che il suo compare mi sta praticando. Poi, infila una mano tra le mie chiappe e apre le dita intorno a quelle dell’altro tipo, accarezzandomi lentamente. Sputa di nuovo e anche due sue dita cercano di farsi strada in me. Sento le punte premere e, dopo un secondo, il mio anellino cedere.
Stringo il lenzuolo anche con l’altra mano e fremo come una foglia battuta dal vento. ...