1. Bordello (2)


    Data: 08/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... l’uomo intento a fottermi il culo non è altri che Igor. Gli altri due, quelli che mi hanno preparato a ricevere cotanta minchia, invece, si trovano alle sue spalle e non staccano gli occhi dalle mie chiappe, infilzate dall’arnese del buttafuori. Hanno entrambi le patte aperte e si stanno masturbando lentamente.
    
    “Sei più porco di come ricordassi!”, rantola l’energumeno, mentre il suo cazzo continua ad aprirsi un varco in me. “Il tuo buco è ancora più bello… più morbido… più caldo… uff!”.
    
    Intanto, la nerchia del ragazzino è arrivata in fondo alle viscere di Pino e la troietta lo esorta e fotterlo senza pietà. Con tutti i cazzi che ha preso finora, quello non deve neanche sentirlo, povera stella! C’è di buono che, come aveva preannunciato, il ragazzino non ci mette molto a venire. Infatti, dopo qualche secondo, il suo seme cola giù dal solco del biondino e mi insozza il viso. Estraggo la lingua e lo lecco tutto, mentre la verga di Igor sta tornando indietro con la stessa flemma con la quale mi ha riempito. Arriva fino alla cappella, si blocca un secondo e poi mi riaffonda dentro, stavolta con più intenzione. Il ventre dello stallone mi colpisce le chiappe per poi staccarsi e iniziare un andirivieni intenso e inarrestabile.
    
    Mi aggrappo ai lombari di Pino e vedo la minchia del ragazzino ritirarsi e sgusciare fuori dal suo sfintere. Qualcuno spinge via l’imberbe e prende il suo posto dietro al mio amico. Dalla quantità di pelo che ne ricopre i coglioni, penso proprio che ...
    ... si tratti del tipo villoso, la cui dotazione non è da sottovalutare. Meno lungo di quello del ragazzino, ma molto più grosso, il cazzo dello stallone trafigge Pino, che inarca la schiena ed emette un gemito da troia navigata.
    
    Adesso Igor mi sta montando con più vigore: il suo ventre che sbatte contro le mie natiche risuona nella stanza e la grossa cappella che incorona la sua minchia mi sta martellando la prostata con pesante invadenza. Le mie unghie si piantano nella pelle del mio amico e, quando arriva un principio di orgasmo anale, mi apro ancora e il cazzo del russo mi arriva fino alla bocca dello stomaco.
    
    “Oh, merda! Sei senza fondo!”, si stupisce Igor. I miei talloni si stringono sulle sue chiappe e lo tengono incollato a me, mentre il suo cazzo pulsa nei miei intestini. Mi afferra per le gambe e mi fa scivolare fuori da sotto il corpo di Pino. Estrae la verga e mi fa girare a pecorina. Il biondino è proprio di fronte al mio sguardo: si lecca le labbra e si morde quello inferiore, muggendo e ansimando. Tira fuori la lingua e cerca la mia: gliela do e ci intrecciamo in un bacio lascivo. Senza preavviso, Igor mi afferra per i fianchi e mi lacera lo sfintere. Sono pieno di carne e vengo percosso in fondo alle viscere dall’obelisco del buttafuori. L’uomo brizzolato mi scivola sotto a sessantanove e inizia a leccarmi la rosellina slabbrata. La sua lingua contro la mia mucosa ormai completamente estrusa mi provoca delle scosse ad alto voltaggio.
    
    “Stai godendo, vero?”, ...