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Michele
Data: 09/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: DolceValeria
... verso l�alto. Ho piegato solo il busto. Io stessa vedevo il bordo di pizzo delle autoreggenti uscire vistosamente dalla minigonna che indossavo.Poi sono salita in macchina e sono partita, ripassando davanti a quei due operai.Ero eccitatissima. La minigonna aveva una piccola macchia in corrispondenza del mio uccello. Si era bagnata. Sentivo la necessità di menarmi l�uccello. Ma non volevo ancora.Ho guidato per un po� senza una meta. Ormai era buio.E� stato un fulmine. Ma il pensiero che mi è venuto in quel momento è stato talmente forte che ho dovuto rallentare e fermarmi.Sentivo la necessità di completare l�opera. Quei due uomini avevano fatto nascere in me la voglia di sentirmi veramente e completamente donna. E, per sentirsi veramente e completamente donna, non basta uscire in abiti femminili. No, per sentirsi veramente e completamente donna bisogna fare l�amore con un uomo.Ecco. In quel momento desideravo fare l�amore con un uomo.Ma dove trovarlo? Chi? E, soprattutto, quando?Michele!!! Mi è tornato in mente improvvisamente. Michele è il ragazzo che lavora da Gaia. La mia amica del centro estetico.Il giorno che sono andato a depilarmi completamente speravo che una delle due ragazze che lavorano da Gaia si prendesse cura di me. Invece quel giorno c�era solo Michele e così è toccato a lui occuparsi di me.Sapevo già che Michele era gay. Ma non pensavo che ci potesse provare con me proprio sul posto di lavoro!!! Per di più conosceva benissimo mia moglie e sapeva che eravamo ...
... amici della sua titolare.Ma non si è fatto problemi. Mi ha detto apertamente che gli piacevo. Che ogni volta che accompagnavo mia moglie nel centro estetico la mia presenza turbava le sue giornate.Avrei potuto alzarmi di scatto e andarmene. Andare da Gaia e dirgliene quattro.Ma poi ho pensato che quando accompagnavo Valeria in quel posto lei richiedeva insistentemente di essere seguita da Michele. Perché, diceva lei, era il migliore nel suo campo. Ed io, sapendo che era gay, non mi preoccupavo più di tanto.Ho detto a Michele di smetterla. Che non mi interessava affatto. E di limitarsi a fare bene il suo lavoro.E così ha fatto. E� stato bravissimo. Talmente bravo che alla fine mi sono permesso di chiedergli il numero di cellulare per fissare i prossimi appuntamenti. Lo avrei chiamato prima per sapere se fosse stato in servizio e ci saremmo messi d�accordo su quando incontrarci. Siamo diventati amici.Ora avevo il cellulare il mano e sul display c�era scritto �Michele�.Ho contato fino a tre ed ho premuto il tasto di invio chiamata.Michele ha risposto al quinto squillo, quando ormai ero certa che non mi rispondesse più.�Ciao Stefano!� ha risposto. E si sentiva che era contento di aver ricevuto quella telefonata. �Devi venire a fare qualche trattamento?�Non sapevo cosa dire. Stavo per riattaccare quando dalla mia bocca sono uscite le seguenti parole: �No, cioè si, cioè no�scusami Michele. E� che pensavo se era possibile incontrarci un attimo��.�Cosa ti succede Stefano? Si, certo che ...