1. La "sua" Lolita.


    Data: 11/11/2018, Categorie: Etero Autore: Tibet

    Il racconto non si riferisce a nulla di autobiografico. Consta di varie pagine perché non è possibile sviluppare una vicenda simile in poche righe, quindi lo divido in due parti per chi avrà tempo e pazienza. La "sua" LOLITA. L'ha rivista in questi ultimi giorni. Ora lei è una giovane donna. Passano una mezz'ora seduti ad un tavolo di un bar. Lei gli racconta di se, frequenta l'università, ha un ragazzo e gli fa vedere alcune foto. Bello lui quanto lei. Lui chiede come sta Marta, la madre. Bene, risponde lei, vive con un uomo e sembra abbia trovato la stabilità che cercava e... sotto intende... -che con te non ha trovato...-. Forse... sotto intende... lui, stabilità che tu hai contribuito a minare pesantemente, lo pensa ma non lo dice, che importa ormai? Acqua passata. Lei vive l'incoscienza dei giovani. Deve ancora entrare nel labirinto della vita. Arriverà anche per lei il tempo che, ogni volta, si ritroverà al punto di partenza e dovrà ricominciare daccapo. Ma si, sono tutti contenti. Sono felici. Poi... la sua ultima domanda prima di lasciarsi. Lei chiede, hai mai scritto di noi? Lui risponde -...intendi di me e te? Si, qualcosa ho scritto ma mai la fine- -E' una bella vicenda da raccontare...- ribatte lei. Bella? Dipende dai punti di vista... -Ci vediamo stasera…-. Sente la macchina partire e si assopisce nuovamente. Si apre la porta. -Servizio in camera… ecco il caffè!-. Si ricopre velocemente con il lenzuolo, è consapevole che nella stanza c’è ancora l’odore del ...
    ... lungo amplesso della notte, fatto di sudore, sperma e afrore femminile. Gli porge il vassoio con il caffè. -Ti ringrazio… ma non ti devi disturbare…-. -Nessun disturbo…-. Poi si porta alla finestra. -Posso aprire? Ma si… c’è un odore così strano in questa stanza…-. Ha fatto l’occhiolino? No, non è possibile. Lui cerca di riprendere in mano la situazione. -Scusami Lauretta, aspettami giù, scendo fra dieci minuti e facciamo colazione assieme se vuoi-. -Va bene, ma Laura e non Lauretta, sono Laura da ora in avanti…-. Che le succede? Da quando frequenta la madre gli ha sempre manifestato il suo odio, la sua avversione, tanto che ogni volta che entra in casa sua si rinchiude in camera. Ora? Chi la capisce? Ha affittato questo casale in collina per sfuggire l’afa della città e lei si è auto-invitata. Più tardi arriva la vicina. S’incarica delle pulizie e del pranzo. La mattina passa così, lavora in un gazebo all'ombra della grande quercia. Vede Laura gironzolare ma non le da importanza. Non si è preso l’impegno di farle compagnia. In un attimo arriva ora di pranzo, mangiano, la donna sparecchia, lava i piatti e se ne va. Verrà tutti i giorni per l’intera estate. E’ nel gazebo e preso dal lavoro nota appena Laura che apre un ombrellone, vi sistema sotto un lettino e si toglie i pantaloncini e la maglietta. Osserva distratto. Indossa un mini bikini, ossia un triangolino di stoffa sull'inguine, un filo fra le natiche e sopra uno straccetto che copre appena i capezzoli. Nota con stupore, ...
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