Una signora perbene
Data: 14/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Mr Gwyn
... capitato al momento giusto. Paulo non si fece desiderare più di tanto. Un paio d’ore dopo la chiamata, si presentò a casa della sua cliente, come aveva già fatto decine di volte con altre donne. Donne sole, il più delle volte. Donne brutte e poco attraenti. Alcune magari anche sposate con figli. Stavolta per lo meno, Francesca non era la solita bruttona di turno e Paulo era doppiamente felice di potersi fare una bella scopata retribuita. Dal solito caffè di circostanza, i due, passarono dopo pochi minuti a toccarsi, baciarsi e palparsi. Paulo era focoso, caldo, sensuale: vero maschio latino. Gestiva lui il tutto: aveva spogliato Francesca strappandole i vestiti di dosso, letteralmente. L’aveva trovata senza mutandine e non aveva fatto alcun commento al contrario di ciò la donna si aspettava. Qualsiasi uomo le avrebbe dato della porca, della puttana, ma lui non si mostrò sorpreso. Francesca pensò che per uno come lui doveva essere normale trovare le donne in quel modo alla sua mercé, d’altronde lo chiamavano per quello. Come prima cosa Paulo si riempì la bocca della figa della donna. Aveva un modo particolare di leccarla, era delicato, poco irruento e molto preciso nei movimenti. Gli uomini di solito sono voraci e quasi aggressivi nei loro cunnilingus rapportandosi al gentil sesso come loro vorrebbero che le donne si rapportassero a loro. Ma Paulo sapeva come muovere la lingua, sapeva come cogliere il fiore del piacere di Francesca, ciucciando il suo grosso clitoride che ...
... sporgeva dall’estremità superiore della vagina come fosse una deliziosa caramella. Dopo il primo orgasmo, Paulo decise di passare all’azione. Era già pronto ad infilarsi dentro Francesca con il suo grosso membro. Fece un po’ di fatica ad entrare, quella caverna non accoglieva pipistrelli da fin troppo tempo. Francesca lo sentì tutto, fino all’ultimo centimetro. Orgasmò al solo inserimento completo, quando le palle di Paulo si schiantarono contro le sue natiche. Afferrandola per i grossi fianchi, Paulo cominciò a stantuffarla con estrema accortezza, come a tentare di trovare il ritmo giusto per quella donna con cui scopava per la prima volta, come a voler trovare i giusti movimenti da compiere su un nuovo strumento musicale che aveva regole tutte sue e che voleva essere toccato in modo completamente diverso dagli altri. Ma Paulo d’altronde, era un grande musicista e sapeva trovare il giusto feeling con ogni strumento. Così cominciò a suonare Francesca con foga. Due colpi secchi di bacino e poi uno più ampio, poi di nuovo due colpi secchi e uno più ampio, poi inforcata lenta dentro Francesca per darle modo di prendere il respiro e di farle saggiare tutta la sua mascolinità. Francesca nel frattempo aveva le tettone all’aria e gli occhi chiusi. Era gattoni sul divano e si faceva penetrare da quel bel maschio in maniera docile e tranquilla. Nessuno l’aveva mai scopata in quel modo. Il suo piacere sessuale forse non era mai stato così alto, anche se era impossibile paragonarlo, dato il ...