1. Lavorando il legno


    Data: 15/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: ufficialeinferiore, Fonte: Annunci69

    ... con delle fasce che pendevano ai lati.
    
    "Questo è un gioco per te" mi disse il mastro.
    
    "In che senso?" domandai.
    
    "Vieni, pulisciti il viso e sdraiati" mi disse.
    
    "Mi pulii con dell'acqua e mi spogliai in fretta" ero ancora barzotto.
    
    "Ah però, hai anche un bel pisello" disse Fabrizio facendomi arrossire "l'hai mai usato o ti piace solo fare il passivo?
    
    "Non saprei, sono sempre stato passivo se si escludono i pompini che mi faceva il mio amico Davide durante il sesso di gruppo".
    
    "Di gruppo? ma allora sei piccolo ma sei un gran maiale" ribattè sorridendo.
    
    Mi resi conto solo in quel momento che non poteva sapere delle mi attività sessuali in collegio ma oramai l'avevo detto. "Si, quando mi eccito non so perchè ma vado via di testa e divento un pò troia ... o meglo divento una puledra come dice il mio torello".
    
    "Ma bene" ribattè lui "allora vedrai come ci divertiremo per il resto dell'estate tesorino mio" e così dicendo mi diede un nuovo bacio sulle labbra e mi masturbò per un paio di volte i pene. "ok, ora sdaiati a pancia in giù sulla panca".
    
    Obbedii facendo attenzione a non sbattere tra quei marchingegni che erano attaccati alla tavola e seguii tutte le seguenti istruzioni.
    
    Fece passare il mio pene nel buco della tavola e mi legò alla tavola con una cinghia che passava all'altezza dei fianchi e mi fece poggiare le ginocchia su due tavolette laterali. Mi legò caviglie, polpacci e cosce alle tavole e praticamente mi ritrovai a pecorina, ...
    ... completamente legato e con il sedere al vento mentre il mio pene era incastrato in un foro sotto la panca.
    
    "Cosa succede ora?" chiesi un pò eccitato da tutti quei lacci e dalla posizione sconcia in cui mi aveva posizionato.
    
    "Ora succede che godrai talmente tanto che domani mattina mi adorerai come una divinità" rispose lui con un mezzo ghigno. Finì di legarmi il petto e le braccia e prese i due peni che avevo portato e vi infilò sopra qualcosa di molto simile ad un preservativo ... ma più spesso. Quindi li iniziò ad avvitare a due bracci meccanici posizionati agli estremi della panca e dopo pochi abili movimenti mi posizionò il piccolo a pochi centimentri dal sedere ed il grande quasi a contatto con la bocca.
    
    "Sei pronta a godere?" disse spegnendo le luci principali e lasciando una leggera luce soffusa.
    
    "Non mi fare del male e sarò tuo per sempre" risposi.
    
    Mi bacio sulle guance e si spostò alle mie spalle. A causa della luce fioca e della posizione in cui mi trovavo non capii bene cosa stesse facendo finchè non sentii la sua lingua che mi massaggiava l'anello anale. "Apri la bocca puledra e fai entrare il palo" disse mentre con una mano iniziava a masturbarmi. Sentii che premeva un bottone ed il pene gigante che avevo davanti al viso avanzò lentamente. Dischiusi le labbra e feci entrare quel pene finto che ora capii essere ricoperto di latex. Entrava ed usciva dalla mia bocca con un movimento cadensato ed io iniziai a leccarlo avidamente come avrei fatto con un cazzo ...
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