1. Lezioni di francese


    Data: 15/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69

    Un ricordo della mia adolescenza è che quando io avevo tra circa 18 anni, ed ero un ragazzotto bello e assatanato di sesso, mi capitò un strana avventura.
    
    Io ero timido e a quell’età con le ragazze avevo difficoltà, avevo una grande autoimmagine e se facevo qualche proposta che veniva disattesa me la prendevo tantissimo e mi deprimevo, ragion per cui non osavo spesso chiedere e il più delle volte rimanevo in bianco. Invece nei sogni ero un formidabile amatore e avevo una serie di donne immaginarie con cui esercitavo grandi doti di amatore. Inutile dire che spesso la cosa si concludeva in atti di autoerotismo, che mi spiacevano perché mi debilitavano, ma tant’era.
    
    A scuola, imparavo l’inglese, ma successe che andò ad abitare, come affittuaria della casa che era stata di mia nonna, un coppia di giovani sposi, a Milano per lavoro, in quanto lui era violinista alla Scala.
    
    Lui era sui 35 anni e lei, Liz, avrà avuto meno di trenta anni, era una ragazza di origine francese bionda, bella, molto magra e che parlava perfettamente quattro lingue.
    
    Avvenne che dopo un periodo in cui andava tutto bene, lui ebbe un grande problema di depressione che gli impedì di proseguire la collaborazione con l’orchestra e si ridusse in situazione di indigenza, e non riusciva più a pagare l’affitto ai miei genitori.
    
    Era gente molto onesta e per bene, e sapendo di essere in difetto propose ai miei almeno di offrirmi un servizio di lezioni private che compensasse parzialmente quello che ...
    ... loro non potevano pagare, per tirare avanti un po’ e vedere se lui fosse guarito in attesa magari di tornare in Francia presso i loro parenti.
    
    Lei veniva due volte alla settimana e ci mettevamo nella mia camera , e si era deciso che mi avrebbe insegnato i rudimenti di Francese e poi se necessitavo mi avrebbe dato qualche aiuto nell’inglese.
    
    Le prime volte fu un normale rapporto insegnante – studente, ma dopo alcune sessioni iniziai a percepire qualcosa in lei, una tristezza, un desiderio d’amore…faceva molte pause nell’insegnarmi, guardavo le sue mani giovani che sfogliavano i libri, sentivo la sua voce dolce nelle frasi di francese…studiavamo le poesia d’amore..les sanglots longues des vilomnes d’automne blessent mon coeur d’un languer monotòne…
    
    Lei era vestita in modo normale: camicetta grigia, gonna aderente e corta sopra un paio di stivali al ginocchio, l’unica nota di trasgressione è un collare in seta che fasciava il suo collo.
    
    Mi guardava con chiari occhi verdi, io ero nel pieno dell’età delle cotte, mi cullavo con la sua voce, lei sembrava triste me compiaciuta delle mie occhiate, della felicità con cui l’accoglievo….a poco a poco si stabilì un rapporto affettivo…
    
    Io le raccontavo delle cottarelle per le mie compagne di scuola e lei sorrideva, e dicevo che sognavo di baciarle, ma ero timido…un giorno, imparai a memoria la poesia Rose, ella a fleury le temp quel fleurissent le roses, l’espace d’un matin…e lei si mise a piangere…
    
    Disse “l’hai pensata per ...
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