1. Lezioni di francese


    Data: 15/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69

    ... me? “…inizio’ a farmi tradurre dal francese delle poesie d’amore, sempre tristi o disperate, d’amore tradito, d’amore impossibile…e poi portava dei foglietti scritti da lei, che quando li avevo traotti, mi turbavano…
    
    Il foglietto diceva “ Je suis en train de me secher après d’un homme malade qui est mon amour mais qui ne sait plus comme me toucher….je ne peux pas le laisser, je ne peux pas faire l’amour avec quelqueun d’autre car je suis lieè à lui, mais je suis en train de mourir, sans ètre toucheè par un garcon qui me donne des baisiers, des caresses,…..Io sto avvizzendo con un uomo malato, che amo ma che non mi tocca più, non posso lasciarlo, andare con un altro perché lo amo, ma sto morendo, senza un contatto umano, uno che mi baci, mi accarezzi…”
    
    Lei era in imbarazzo a dire queste cose e me le faceva tradurre e io all’inizio non capivo che si riferivano a lei, pensavo che fosse letteratura, ma dalla pausa di silenzio che seguiva la finire della mia traduzione in italiano e dallo sguardo triste ma desideroso che capissi, il mio cervello ritardato di adolescente mi suggeri’….ma è lei! Poverina, a te sembra strano, una “ anziana “ per te donna di trent’anni…ma vuole affetto, ha il marito in “panne” ha bisogno di amore, vuole essere amata, vuole essere scopata….e il mio io razionale diceva...da meee? Un ragazzotto di 15 anni che si fa le sss? Se il mio io percettivo diceva “ perché no? Sei belloccio, hai un pisello che si gonfia…impazzisci per quello che tu chiami ...
    ... fica...non ne vedi mai...dai…dalle soddisfazione…
    
    Dopo quei momenti di silenzio, nell’intimità della mi cameretta, quelle idee ci misero un po’ ad entrare in circolo nella mia testa, la guardavo prima con stupore e apprensione, “ cosa faccio ora?” mi violenterà?..
    
    Poi con comprensione e dolcezza e lei mi si avvicinò , mi venne vicino con la sua bocca alla mia guancia, mi mise una mano all’inguine, e io lasciai fare…
    
    piano piano la presi tra le braccia, sentivo che era una tipa calda molto calda, con il mio abbraccio parve turbata ed eccitata nello stesso tempo.
    
    Così sempre di più ad ogni lezione lei si faceva consolare, mi metteva la faccia sul collo, con i capelli biondi che mi facevano il solletico sul petto dove la camicia era aperta, quando mi toccava sopra i pantaloni, il mio pisello aveva sussulti, nonostante la ragione dicesse calma, stai consolandola, non fare il porco, ma i neuroni del cuore erano impazziti, non sapevo più dev’ero, che ora era..
    
    E lei mi bagnava di lacrime, diceva scusa, ti bagno, ma mi schiacciava all’inguine, e sentiva il mio pisello gonfiarsi…poi iniziò a leccare le sue lacrime sul mio collo e questo fu troppo, il mio pisello si intraversò nei pantaloncini corti e tendeva ad uscire lungo la gamba,
    
    Mentre lei leccava e aveva smesso di piangere io le sollevai il mento e iniziai a baciarla.
    
    I suoi occhi ebbero un attimo di dubbio, poi si aprirono come fari abbaglianti e poi si chiusero dolcemente mentre le sue labbra morbide ...