1. L'uomo che attende


    Data: 15/11/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    Nadia lo aveva notato mentre stava preparando per l’apertura il piccolo bar che aveva preso in gestione sulla spiaggia. Una figura alta, immobile, che stava sul bagnasciuga. Il tempo non era clemente in quella tarda primavera e l’uomo subiva impassibile ogni capriccio meteorologico. Subiva la pioggia che cadeva a tratti, ora leggera, ora resa sferzante dal vento e che scivolava su di lui come l’acqua del mare sugli scogli che affioravano vicino a riva, come subiva anche il calore dei raggi solari che filtravano dalle nuvole che correvano nel cielo. -Chissà cosa aspetta… è lì da ore…- Si chiese mentre portava sul terrazzo fronte mare le sedie recuperate dalla cabina dove erano riposte per la sosta invernale. Poi fu distratta da altre faccende e non ci pensò più. Quando verso sera riportò l’attenzione verso il mare, l’uomo era sparito. Ma ricomparve la mattina successiva, stessa postura. Immobile, rivolto ora verso il mare e, a tratti, con lo sguardo rivolto verso l’interno. E… la mattina seguente ancora. Mentre Nadia era intenta a studiare la nuova macchina da caffè, chinata sul libretto d’istruzioni, sentì la sua presenza. Alzò gli occhi e vide un uomo alto, con un viso magro e scavato, capelli color sale e pepe piuttosto mal tenuti. Era lui… l’uomo in attesa sulla riva del mare. Sentì la sua voce, calda e educata, chiederle. -Scusi… ha delle sigarette?- -No… ma se vuole posso darle qualcuna delle mie… se non ci aiutiamo fra noi viziosi…- Gli porse il proprio pacchetto di ...
    ... sigarette, lui ne prese una, se l’accese e glielo restituì. -Sto impazzendo con questa nuova macchina espresso, davvero non ci capisco nulla, non se la sente di darmi una mano? Collaborare con una povera ragazza in difficoltà?- -Certamente… spero non si sia dimenticata dell’acqua…- La raggiunse dietro il banco e guardò i vari quadranti, lesse per alcuni istanti il libretto, poi regolò alcune manopole e tasti. -Vediamo… la temperatura dell’acqua deve essere di circa 90 gradi e qui andiamo bene, ora maciniamo il caffè… deve dosare l’erogatore, la dose deve essere sui 6 o 7 grammi. Pressarlo bene e provarci, su… io mi siedo e faccio da cavia con il suo caffè e se permette prendo un'altra sigaretta.- Nadia lo raggiunse al tavolo con le due tazzine di caffè, accese anche lei una sigaretta. Fremeva di curiosità, voleva sapere cosa aspettasse l’uomo. L’uomo bevve il caffè. -Fa proprio schifo! A parte che la macchina deve essere calda, ma… ci deve essere qualche altra cosa da fare, ha messo il sale da cucina per togliere il calcare dall’acqua? Qui dice… un chilo di sale grosso…- Nadia sentiva la sua voce ma era distratta, guardava le mani dell’uomo, non aveva mai visto delle mani così belle! Maschie, abbronzate, con piccole cicatrici, trasmettevano una sensazione di forza. Di chi erano quelle mani? Di quale tipo d’uomo? Di un marinaio solitario? Di un soldato? O forse di un esploratore? Si sentiva enormemente attratta da lui, si costrinse a forza a tornare coerente con la situazione. ...
«1234...8»