1. Agognata corruzione - Primo episodio


    Data: 16/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Blablabla

    ... ciò che vi ho detto, potete immaginare quanto poco stessi studiando per l'esame in quei giorni... passavo ore, completamente nudo, a fare edging bombardandomi di porno: adoravo guardare bellissime transessuali e crossdressers venire stantuffate senza pietà, ipnotizzato dai loro volti sfiguarti dalla lussuria mentre si ingozzavano di cazzi, grossi, succosi, svettanti cazzi. Le osservavo venire profanate volgarmente e contaminate dal piacere della carne finché loro stesse non soccombevano e ne invocavano ancora, ancora e ancora, ansimanti; fino al momento in cui, senza nemmeno toccarsi, il loro pene, che fino a quel momento non era stato che un accessorio superfluo che si dibatteva sotto i colpi dell'uomo, non prorompeva in un orgasmo liberatorio, mentre il loro ventre ne accoglieva uno molto più ricco e prepotente. Ed è quando sono lì, sfiancate dalla fatica, con il culo sfondato e saziato e un rivolo di sperma che sgorga a marchiare il territorio, che penso languidamente "Vorrei essere lei ora". Già, cosa non avrei dato all'epoca per passare una notte nei panni di una ragazza. Non che non ci avessi provato: sebbene avessi troppa paura per espormi con qualche mio conoscente, e ancora troppo confuso per provare a vestirmi da donna, nella solitudine della mia camera avevo provato la masturbazione anale. Il solo sfiorarmi il buchino mi provocava brividi lungo tutta la schiena, eppure non ero mai riuscito ad inserire più di un dito. Ogni volta preparavo tutto: la crema, il ...
    ... preservativo e il "dildo arrangiato" di turno, che poteva essere il manico di una spazzola o persino una zucchina. Me ne stavo lì, inginocchiato sul letto, ansioso di impalarmi ed essere invaso, invidioso della facilità con cui la checca del video di turno riusciva a farsi penetrare, mordendomi a sangue il labbro per la voglia e la frustrazione, eppure... eppure sul più bello, quando la pressione sul mio sfintere cominciava a farsi pesante desistevo. Per paura. Del dolore, delle conseguenze. Quella sera, però, mi sentivo diverso. Saranno stati i fumi dell'alcool, saranno stati tutti quei pensieri scabrosi, fatto sta che sentivo cedere in me anche gli ultimi freni inibitori, e così mi decisi: quella sera sarei andato fino in fondo, a qualsiasi costo. Il solo pensiero mi sciolse, e con trepidazione affrettai il passo verso casa, il cuore che batteva all'impazzata. "Meno male che ho comprato i cetrioli stamattina..." pensai mordendomi il labbro "chissà cosa si prova quando è tutto dentro... mnh... dovrei muoverlo velocemente? O magari lasciarlo fermo e... oh ma sentitemi..." Assediato da questi pensieri osceni e da una libido montante, attraversavo la strada con le gambe che tremavano. Neanche mi accorsi dell'auto che si era fermata alle mie spalle, non finché non suonò il clacson. Il forte e improvviso rumore mi spaventò, così mi voltai di scatto con un'espressione colpevole dipinta in volto, come se fossi stato un criminale colto in flagrante. Mentre mi riprendevo dallo shock i ...
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