1. Agognata corruzione - Primo episodio


    Data: 16/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Blablabla

    ... ipnotizzato, mi limitavo a guardare a bocca aperta il bozzo delle mutande di Augusto che sembrava dovesse esplodere da un momento all'altro. -Che faccio, lo tiro fuori?- mi domandò, impertinente, scatenando l'ilarità degli altri. Ba-dump. Ba-dump. Ba-dump. Non ero in grado di rispondergli: in quel momento mi sentivo nient'altro che una cagna in calore, con la bava alla bocca e gli occhi assetati. E doveva essere proprio quello il mio aspetto, perché solo guardandomi Augusto proruppe in una risata che in un'altra situazione avrei trovato irritante, e disse: -Lo prendo come un sì- Ba-dump. Ba-dump. Ba-dump. "Eccolo" Il mio primo cazzo. Il mio primo, grosso, venoso, meraviglioso cazzo. "È ...bellissimo... lo voglio... oddio, cosa sto facendo..." -Mirketto, quella bocca spalancata mi sembra un po' sola... che dici, le diamo compagnia?- propose lui, mentre si inginocchiava sui sedili dell'auto in modo da posizionare il suo bacino all'altezza della mia sconvolta, anelante faccia. Avevo la sua verga, ancora semi eretta, a un palmo di distanza: potevo sentire il suo odore, fortissimo e agrodolce, invadermi le narici e impossessarsi del mio cervello; potevo vedere ogni singola vena che ornava quel membro esemplare, la sua cappella viola e gonfia , che piano piano si ingrossava, e le sue palle, completamente rasate e ansiose di sbattere sul mio mento fino a svuotarsi. Potevo percepire il calore che emanava, foriero di piaceri bollenti. Non riuscivo a staccare gli occhi da tutto quel ...
    ... ben di dio. -Non lo vuoi?- continuò Augusto, agitandolo viscidamente davanti a me... -Non c'è problema... basta che tu me lo dica chiaro e tondo, e Ciro sarà felicissimo di riaccomagnarti a casa, ci saluteremo e non ci vedrai mai più.- Lo guardai sgomento. -Se invece lo vuoi...- Lo aveva avvicinato impercettibilmente, mi sarebbe bastato allungare la lingua e lasciarlo entrare nella mia bocca. "Sei ancora in tempo. Smettila di fare la puttanella e fatti riportare a casa. Se non lo fai, non si torna indietro!" "No". D'altronde, mi ero ripromesso che quella sera sarei andato fino in fondo, no? "Io lo desidero" Guardai Augusto, che mi fissava tronfio dall'alto in basso. Guardai il suo cazzo, così oscenamente e prepotentemente vicino alle mie labbra. Poi, chiusi gli occhi. Lo avvolsi con la mia lingua e, lentamente, lo accolsi nella mia bocca arrendevole. -Aaahhh...- sentii sospirare Augusto, vittorioso. Tutt'intorno a me si levarono ululati di giubilo, ma i veri fuochi d'artificio erano nella mia testa. Stavo finalmente succhiando un pene, un vero pene adulto e mascolino, proprio come le troie che vedevo nei porno e che tanto avevo invidiato. Appena la mia lingua aveva toccato la cappella un'esplosione di sapori e sensazioni mi aveva sconquassato sino alle viscere. Lo percepivo farsi strada tra le mie labbra deflorate fino alla gola; lo succhiavo con voracità sempre maggiore e godevo nel sentirlo sbattere e strofinarsi sul palato e sulle pareti delle guance, come se fossero di sua ...
«12...567...»