1. Rapito


    Data: 17/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: shinigami83ge

    (Storia di fantasia. Temi: BDSM, costrizione, dominazione, master/slave, umiliazione. Sia che tu sia iscritto o no se vuoi puoi condividere con me i tuoi pensieri attraverso l’indirizzo mail:
    
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    Finalmente torno a casa dopo una lunga giornata di lavoro ed una veloce scappatina al bar per bere qualcosa con gli amici. Sono davvero stanco e non vedo l’ora di farmi una doccia e ancora nudo buttarmi a letto.
    
    Tiro fuori le chiavi dalla tasca e apro la porta, stranamente mi basta fare mezzo giro per aprirla. Mi sembra strano non aver chiuso la porta a chiave uscendo di casa questa mattina, ma è un periodo piuttosto carico di impegni e a volte ci convinciamo di aver già fatto cose solo perché fanno parte di una routine più che collaudata.
    
    Entro e noto subito che la luce in cucina è accesa, questa seconda stranezza inizia a preoccuparmi, forse qualcuno è entrato in casa. Subito l’adrenalina mi manda i battiti alle stelle, è una situazione inaspettata che non so come gestire. Lascio la porta aperta, chiunque sia in casa mi ha per forza sentito arrivare, ma almeno ho una via di fuga garantita. In cuor mio so che la soluzione più saggia sarebbe uscire e chiamare la polizia, ma se invece non fosse nulla sarebbe una bella figura di merda. Agitato e con il cuore in gola mi avvicino alla cucina, le orecchie tese a cogliere ...
    ... ogni più piccolo rumore che possa segnalarmi la presenza di un estraneo in casa.
    
    Giunto sulla soglia della cucina mi ferm; non sento alcun rumore e facendomi coraggio entro nella stanza: è vuota.
    
    Stanco come se avessi appena corso una maratona tiro un sospiro di sollievo ed inizio a sorridere di me stesso come uno scemo. Eppure mi sembra come se qualcosa sia fuori posto, ma non riesco a cogliere cosa.
    
    Cerco di ricostruire mentalmente quel che ho fatto questa mattina quando improvvisamente sento uno violento SBAM.
    
    Ancora un po’ teso per prima faccio un salto di paura, poi ripenso alla porta di ingresso che avevo lasciato aperto e che probabilmente ha sbattuto per via di qualche corrente d’aria.
    
    Tranquillo torno nel corridoio per andare a chiudere con la cricca e con sorpresa vedo un estraneo che sta chiudendo la porta a chiave.
    
    La prima cosa che mi salta all’occhio è il suo fisico robusto massiccio e benché sia non molto più alto di me, in confronto al mio corpo sembra un armadio a 4 ante.
    
    A giudicare dall’aspetto deve avere fra i trenta e i quarant’anni.
    
    Capelli rasati, pizzetto, occhi neri. Indossa un paio di stilavi di cuoio nero, dei jeans ed una maglietta a mezze maniche piuttosto aderente, che lascia intravedere tutta la potenza dei suoi muscoli ed un grosso tatuaggio tribale che partendo dalla sua mano destra sale su fino all’inizio del collo.
    
    Dato l’ultimo giro alla porta, toglie la chiave dalla serratura e guardandomi fisso negli occhi con ...
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