1. Boom del 27


    Data: 17/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bsx_930

    ... mano.
    
    Il locale era strano, questo è da dire, i baristi dovevano andare a giro con pantaloni attillati e un semplice gilè nero, le cameriere in bichini con le orecchie da coniglio, e noi camerieri con dei pantaloncini più stretti di una taglia, però eravamo il miglio locale notturno della città.
    
    “Ecco a te addominali”. Disse passandomi il mojito.
    
    “Allora che mi racconti?”. Dissi mettendomi a sedere su uno sgabello.
    
    “Che ho vinto una scommessa con Jessica!”. Disse alzano la mano pronto per ricevere un cinque.
    
    “Wow! Grande! Che scommessa?”. Chiesi dando una sorsata al mojito.
    
    “Chi riusciva a portare a letto uno prima, e be' il chitarrista di ieri sera, mi ha letteralmente prosciugato!”. Disse toccandosi il pacco da sopra i pantaloni.
    
    “Ottimo, io non batto chiodo da due settimane”. Proprio appena finì la frase, sentì una mano sulla mia spalla.
    
    Mi voltai ed era il ragazzo con la canottiera bianca.
    
    Non disse nulla, mi guardò e si avvicinò così rapidamente che rimasi fermo.
    
    La sua lingua toccava lieve la mia, quasi con timore, le sue labbra erano rigide e impietrite, come se quello che stava facendo lo rendesse pieno d'ansia.
    
    Quando si staccò aveva il respiro accelerato.
    
    “Dicevi?”. Disse Leonardo dietro di me.
    
    “Eh be' non ho capito bene quello che mi ha detto sai?”. Risposi senza staccare gli occhi dal ragazzo, che smise di sorridere.
    
    Si voltò e stava per andarsene quando lo presi per la mano e sta volta la mia lingua invase la sua ...
    ... bocca.
    
    Non era più un tocco lieve, era un vero e proprio scopare di lingue, le labbra erano si ancora dure, ma un duro piacevole, sexy da strapparsi i vestiti in quel momento.
    
    Mi staccai da lui e lo fissai negli occhi scuri.
    
    “Aspettami qui, vado a prendere la mia roba”. Dissi mettendolo a sedere al mio posto.
    
    “Leo, se me lo fai andare via, giuro ti stacco le palle e le uso come olive per il martini”.
    
    Leonardo rise e fece il segno dei giovani lupetti, anche se non ho mai capito cosa significasse, accettai e mi voltai verso gli spogliatoi.
    
    “Hei hai visto che pezzo di gnocco c'è al bancone?”. Mi voltai e c'erano Jessica e Marta a parlare li vicino.
    
    “Quello con la canottiera bianca?”. Chiesi io.
    
    “Si, quello col tatuaggio”. Continuò Jessica.
    
    “Facciamo una scommessa?”. Dissi ripensando alle parole di Leonardo. Lei si voltò con occhi preoccupati.
    
    “Eh no cicci qui si fa buca! Tutti gay quelli che entrano da quella porta?!”.
    
    In quel momento, tutti e tre girati verso la porta, entrò una vecchia conoscenza del locale, non che amica di Anna, la Miss per eccellenza Lady VanBobber, alias di Fabrizio Pladi, che si diresse verso l'ufficio di Anna.
    
    “Basta mi ritiro tra le monache di Monza! Forse li becco più piselli!”. Disse entrando in cucina.
    
    “Be' buona serata chiappe sode”. Disse Marta dandomi una pacca sul culo come poco prima Michela.
    
    Devo mettere una tassa a chi mi tocca il culo sopra i vestiti, una toccata 2 euro.
    
    Presi la mia roba e tornai ...
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