1. Sputnik


    Data: 18/11/2018, Categorie: Etero Autore: Consolidato

    ... come elastiche le pareti che accoglievano e risucchiavano il dito.Quando Alberto percepì che stava per venire decise di fare una perfida pausa e staccato il dito dal clito, allontanata la lingia dalle labbra della fica, estrasse il pollice dal culo che emise un osceno e sensualissimo �Sguishss� rimanendo tuttavia semiaperto per la subita dilatazione. Sonia cominciò a contorcersi per l�assenza di nuove stimolazioni, sospesa tra un piacere crescente interrotto ed un desiderio di finire che aumentava. �Stronzo, lo sapevo che volevi torturarmi, finisci quello che stavi facendo o mi metto a gridare� dai voglio sciogliermi non puoi farmi questo, guarda che grido e dico che mi stai violentando�. La voce tuttavia rotta dal desiderio sincopato era di tutt�altro tenore, tradiva sottomissione e l�ultima cosa che avrebbe voluto gridare era di essere violentata, piuttosto avrebbe voluto abbandonarsi ad un urlo lacerante se lui avesse ricominciato e l�avesse accompagnata alle soglie del piacere.Dopo una pausa che le parve interminabile, Alberto ricominciò da dove si era interrotto: leccò di nuovo, stimolò il clito gonfio e rossissimo, introdusse con decisione non una ma ora due dita nel culo di lei che mugolando le accolse assestandosi col bacino. Ora Sonia era oscenamente protesa col culo in fuori, le braccia appoggiate ai bordi del lavandino, gli occhi che roteavano e sbattevano quasi sullo specchio; le dita dentro il culo erano ora l�indice ed il medio e l�avevano arpionata dall�alto ...
    ... verso il basso. Le due dita le devastavano il culo in un aggancio molto penetrante che stimolava la parete anteriore del retto quella che solo un sottile strato di tessuto divide dalla fica. In pratica Sonia aveva due dita nel culo che le procuravano brividi elettrici sia nel culo sia, indirettamente nel punto più sensibile della fica.Alberto cominciò con voce forte e decisa: �Dimmi quanto godi e quanto ti senti troia, piena davanti e dietro dillo avanti sennò smetto�. E intanto premeva sempre più forte dentro il culo e con il dito sul clito. Poi riprendeva a leccarle le labbra della fica che ora colava abbondantemente.Sonia era in preda ad un orgasmo a ripetizione, non riusciva a parlare ma solo a mettere insieme due o tre parole, poi si interrompeva quando gli spasmi erano troppo acuto e stingeva le gambe quasi a trattenere le dita di lui nel timore volesse fare un�altra pausa che non avrebbe potuto sopportare.�Continua, fammi sentire vacca, mi sento piena, &egrave bellissimo continua continua si dai continua si si dai���. La voce era non ferma e le frasi monche, intervallate da profondi respiri tanto era il piacere che le dava quasi senso di soffocamento.Infine si accasciò con la faccia riversa nel lavandino, ormai incapace di guardare lo specchio e vedere gli effetti dei vari orgasmi sul suo volto stravolto. La faccia era a contatto con la gelida ceramica del lavandino, i denti stretti digrignavano e la lingua dentro la bocca batteva sul palato assecondando il respiro ...
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