1. Sputnik


    Data: 18/11/2018, Categorie: Etero Autore: Consolidato

    ... affannato. �Ti prego continua ancora, � ancora vorrei morire ora ma continua mi stai allargando tutta mi sento troiaaaaa aaahahaha�.In quel momento una voce femminile, proveniente dall�antibagno, forse richiamata da suoni strani si fece sentire:� Ma che stai male, chiamo qualcuno ce la fai ad aprire?�. Sonia ebbe, in un attimo di lucidità la forza di togliere con la mano le dita di Alberto dal suo culo e farfugliò: �Si si, mi sono sentita girare la testa, ma sto meglio, ora esco..�. Alberto, sentita la porta dell�antibagno nuovamente chiusa, dopo lo scorrere del pannello, disse: �Troppo bello, si finisce quando lo dico io..�. Quindi la rivoltò e le schiacciò la testa nuovamente contro il lavandino reintroducendo le due dita nel culo che ancora pulsava ed era dilatato. Sonia non ebbe modo di ribellarsi non perché temesse reazioni violente di lui, ma perché in effetti non desiderava nulla di meglio che continuare quello che solo la voce femminile aveva interrotto. L�orgasmo finale fu letteralmente devastante e le secrezioni della fica di lei tali da bagnare tutto il palmo della mano di Alberto. Aveva squartato e mai fino ad allora le era capitato in modo così netto ed abbondante.Alberto prese quanto più liquido poté raccogliere e lo portò sopra i glutei di lei per massaggiarli come fosse un unguento da massaggio. Solo dopo due o tre minuti Sonia riacquistò la lucidità e la forza ...
    ... di tenere gli occhi aperti e poté vedere oltre la propria faccia sconvolta, gli occhi di Alberto, quasi infuocati che la guardavano riflessi nello specchio. Il massaggio ebbe l�effetto di rilassarla ed il ritmo del battito riprese una qualche regolarità. Lui la baciò sul collo, mordendolo, poi aprì la porta e uscì, non prima di averle detto per l�ultima volta: �Sei una grandissima zoccola, mi fai impazzire�.Sonia si dette una ravvivata ai capelli, li fissò nuovamente dietro con due forcine e, abbassata la gonna, si diresse al bancone. Mentre percorreva il lungo corridoio che portava al vivo del locale, sentiva la musica via via crescente che accompagnava il ritmo del suo cuore ancora accelerato.Al termine del corridoio incrociò una ragazza che con poco garbo la apostrofò: �vacci piano col bere, hai una faccia che � sembra ti sia passato sopra un pendolino�..�.Al bancone Sonia ritrovò Alberto che, noncurante di quanto accaduto prima in bagno, sorseggiava un nuovo americano leccandosi voluttuosamente le dita dietro ad un�oliva: �Buone queste olive, hanno un profumo intenso, acidulo ma intenso�. Sonia sorrise beffarda pensando a ciò che in realtà lui stava assaporando sentendo ancora il culo e la fica che stentavano a smettere di pulsare. �Io passo il giro e mi faccio una coca, che dici? Per stasera ho bevuto abbastanza�. E ridendo chiamò la ragazza del bancone per il nuovo ordine. 
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