1. I problemi di Stefania


    Data: 19/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee

    ... saltarono via e lei rimase con indosso solo il reggiseno.Il negro, da dietro, la teneva per le braccia.Fece scivolare verso l�alto il reggiseno e le prese i capezzoli stringendoli forte tra pollice ed indice.Stefania gridò per il dolore e lui, per tutta risposta, strinse più forte.Dopo qualche secondo, senza allentare la presa, iniziò a torcerle i capezzoli.Ormai non aveva più neanche il fiato per gridare e, quando la tirò verso il basso, Stefania lo assecondò, sbattendo le ginocchia in terra.Ora il pene dello slavo era completamente eretto e vicinissimo al viso della donna.La tirò lentamente, sempre tenendola per i capezzoli, fino a portare la punta a contatto delle labbra di lei.�Su da brava, troia, apri la boccuccia.� Gli bastò aumentare per un attimo la presa sui capezzoli, per farle spalancare le labbra e lei si ritrovò la bocca completamente riempita.Le sembrò durare un�infinità. Lui le dava gli ordini e lui doveva ubbidire. Ora doveva leccarlo, ora succhiarlo, mentre lo sentiva farsi più grande e più duro.Quando finalmente terminò, inondandole la bocca di sperma, Stefania si accorse di avere le calze rotte e le ginocchia escoriate dal lungo contatto con il terriccio ed i sassi della pineta.�Tirati su troia, che non abbiamo ancora finito.�La prese nuovamente per i capezzoli e la costrinse a rialzarsi, mentre il negro le ordinava di allargare le gambe.Sentì le mani enormi dell�uomo che le sollevavano la gonna.Le abbassò calze e mutandine.�Ha un gran bel culo, la troia, ...
    ... che ne dici pelato?��Vaffanculo, bingo bongo, non chiamarmi pelato.��Vaffanculo, te, se mi chiami un�altra volta bingo bongo, ti rompo il culo.��Dai, sta� buono, pensa piuttosto a romperlo a questa troia.�Quando Stefania sentì qualcosa di duro che le forzava l�ano, capì cosa avesse intenzione di fare e iniziò a gridare.�Sta ferma, stronza, ci ho ficcato solo un dito e fai già tutte �ste storie.�Il dito si mosse a lungo forzando lo sfintere e, quando pensò che potesse bastare, il negro lo sostituì con qualcos�altro.Andò meno peggio del previsto, certo faceva male, ma sembrava che il suo corpo si stesse abituando e poi l�altro, dopo averle tormentato a lungo i seni, ora sembrava quasi volerglieli carezzare. Con il palmo della mano, che si muoveva in circolo, le stuzzicava dolcemente i capezzoli, gonfi ed irritati dal duro trattamento che le aveva praticato prima.Il negro, con un ultima spinta, più forte delle altre, le venne dentro, poi lo estrasse di colpo e la mandò per terra, con una ginocchiata sul sedere.�Alzati e spogliati, troia, �che ti devi cambiare.�Stefania ubbidì e si tolse i vestiti.�Tutto.�Vennero via anche mutandine e reggiseno. Aveva freddo ed era piena di dolori, ma doveva starsene nuda davanti a due uomini che l�avevano appena violentata.Cominciarono a toccarla dappertutto.�Guarda che bella fichetta,� disse lo slavo, carezzandole i peli del pube, �scommetto che la lava e la stira tutte le mattine.��Mi sa che domani mattina, anche se se la stirerà dieci volte, ...