1. I problemi di Stefania


    Data: 19/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee

    ... rimarranno un bel po� di pieghe�, disse l�altro, e poi presero a sghignazzare tutti e due.Le diedero degli altri vestiti e Stefania fu costretta ad indossare una maglietta attillatissima e scollata, che mostrava quasi completamente i suoi seni abbondanti, ed una gonna cortissima che le copriva appena il sedere.Sotto nulla, la biancheria intima non le sarebbe servita, per quello che doveva fare. Per completare, un paio di scarpe dal tacco altissimo, ed una borsa a tracolla, in cui ficcarono una manciata di preservativi.La strada era lontana un centinaio di metri e, durante il tragitto le spiegarono cosa doveva fare, quanto chiedere, ecc �Superato l�ultimo cespuglio si trovarono davanti la strada asfaltata, dove passavano veloci le macchine.La via non era illuminata e in lontananza si intravedevano delle figure femminili.Quella più vicina sembrava una negra alta e grassa, con degli improbabili stivali bianchi che le arrivavano fino a metà coscia.Improvvisamente si accorse di essere sola, ma sapeva che si trattava solo di una impressione, perché sicuramente erano nascosti nelle vicinanze, per controllarla.La macchina si fermò ad una passo da lei.Il conducente dovette ripetere la domanda tre volte, perché Stefania era frastornata.Il prezzo gli stava bene e la fece salire.�Dove andiamo?�Gli fece cenno di entrare nella pineta. A pochi metri dalla strada c�era una piazzola riparata, che i due le avevano mostrato prima.Si sistemarono sul divano posteriore e a Stefania bastò ...
    ... allargare le gambe, perché la gonna era così corta che non era necessario sollevarla.Scopata breve. l�uomo grugniva soddisfatto mentre la sbatteva forte sul sedile dell�auto.Venne quasi subito dopo averle arrotolato la maglietta per toccarle i seni.Stefania aveva i capezzoli rossi e gonfi per quello che le aveva fatto lo slavo, ma lui interpretò questa cosa come una sua particolare eccitazione.Tempo dieci minuti ed era già finito tutto. Lei era sola, nella pineta, con una banconota in mano, appena guadagnata vendendo il suo corpo.Tornò sulla strada e riguadagnò la sua posizione. Era stanca, indolenzita ed aveva fame, perché non aveva neanche cenato.Si avvicinò il negro.�Allora, hai visto che non è difficile.��Per favore, fatemi tornare a casa.��A casa? Ma stai scherzando? Hai appena cominciato.�La tennero lì tutta la notte. Lunghe attese in piedi al freddo, e brevi intermezzi al caldo semi sdraiata in una macchina.Quando dissero che poteva bastare, stava facendo giorno.La lasciarono davanti a casa sua, dopo averle tolto la borsa a tracolla con l�incasso.Per fortuna le avevano dato un impermeabile che copriva il suo abbigliamento succinto ed inequivocabile, in mano teneva una busta di plastica con dentro i vestiti con cui era arrivata alla pineta.Stefania era arrivata tardi al lavoro, ma il notaio non le aveva detto nulla. Era stanca, demoralizzata e piena di dolori, dopo quella notte terribile.Quando stava per andarsene, l�aveva fatta chiamare.�Si metta pure comoda, Stefania.Ha ...