La ragazza del mio coinquilino
Data: 20/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: SempreInTiro
Questo episodio risale a qualche anno fa, dopo che lasciai la provincia dove sono cresciuto per trasferirmi a Milano in cerca di fortuna. Come per tutti coloro che vanno in città portandosi in tasca speranze invece che quattrini, l'idillio inizia a svanire già da subito, quando si tratta di trovare un alloggio: l'unica soluzione possibile per sostenere le spese d'affitto senza patire la fame è condividere un appartamento con chi si trova nelle tue stesse condizioni. E fu così che, spulciando tra i siti di annunci online, riuscii ad accaparrarmi un posto letto in camera doppia in un appartamento non troppo scadente di una zona non troppo periferica e, almeno apparentemente, con dei coinquilini non troppo rompicoglioni. Nella fattispecie, io dividevo un'ampia - o almeno così diceva l'annuncio - camera doppia con Filippo, un ragazzo poco più vecchio di me che lavorava come tecnico audio, mentre la seconda camera la occupava Roberto, uno studente del politecnico ormai (accademicamente parlando) in dirittura d'arrivo. Cucina, bagno e un piccolo salottino concludono la scenografia. Nonostante la buona impressione iniziale Filippo si rivelò presto un cazzone completo:i suoi orari irregolari, la propensione a sbattere ogni porta e la musica a qualsiasi ora del giorno o della notte iniziò presto a mandarmi fuori di testa. Forse per questo iniziai a trovare piacevole la compagnia di Roberto, di origine siciliana trasferitosi al nord per studiare in un'università dal nome ...
... prestigioso e, magari, farsi quache appoggio per un futuro impego in città. Nei mesi che seguirono ebbi modo di parlare parecchio con lui: comuni problemi e comuni piaceri ci fecero stringere un buon rapporto di amicizia. Per la nostra storiella ora importa soltanto che, in queste nostre conversazoni, venni a sapere - e ci volle un po' - che Roberto era fidanzato da quasi un paio d'anni: la sua ragazza, Giulia, anche lei siciliana, era al secondo anno di lingue all'università di Palermo e non l'aveva seguito al nord. Ad aggiungere distanza a distanza, c'era anche il fatto che, per migliorare la pronuncia, la sua Giulia coglieva ogni opportunità per passare qualche semestre in questa o quella università estera. Insomma, non si vedevano praticamente mai se non in estate, in Sicilia, e salvo impegni. Naturalmente, dopo aver notato una certa ritrosia da parte del mio nuovo amico a parlare della sua compagna, non potei trattenermi dall'andare a guardare i suoi profili sui social network! Roberto era un bel giovane, e di conseguenza mi aspettavo una ragazza all'altezza, ma quando vidi le prime foto rimasi senza parole: Giulia era una rossa naturale da infarto, con un visino che dimostrava meno dei suoi vent'anni, occhi castani enormi e labbra naturalmente gonfie e piene che si chiudevano formando un cuore perfetto. Sotto invece aveva un seno proprompente - una quarta, valutai - e un culo perfettamente tondo sorretto da gambe toniche da sportiva. A renderla ancora più intrigante era il ...