Quando un ragazzo trova una bella trav...
Data: 21/11/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: RedTales
... entrerai tutto dentro come se fosse una fichetta bagnata.” Gli spalmò il pene e ne passò anche su di se e poi si distese sulla schiena al centro del letto invitandolo, a braccia aperte, a mettersi su di lei. Allargò le gambe e si offrì a quel giovane “in calore”. Le fu sopra e, goffamente, cominciò a strisciarsi scorrendo quel solco del desiderio nel tentativo di varcare quella agognata fessura e di ritrovarsi in lei, ma non ce la fece e diversi tentativi andarono a vuoto finché l’esperta mano non lo indirizzò sul pertugio che, finalmente, riuscì a varcare. L’ingresso, abituato a tante esperienze non creò alcun ostacolo e quel battesimo anale si rivelò fin troppo facile, quasi naturale e spontaneo. Fu una penetrazione magnifica, dove i due amanti si ritrovarono in un contatto faccia a faccia e non si lasciarono sfuggire l’opportunità di baciarsi con trasporto e desiderio. E, mentre il giovane cercava di seguire un suo ritmo del piacere, continuando a “cavalcare” l’onda dell’istinto che lo guidava nel suo rapporto, la delizia per quell’atto continuava a salire in entrambi e si mescolava, oltre che nella fisicità di una focosa scopata, pure in un profondo livello di vera intimità. Le loro bocche unite li facevano respirare all’unisono mentre potenti sensazioni, generate dalle sue possenti spinte, salivano dal basso, lungo i loro corpi e, quando lui si lasciò completamente appoggiare sopra di lei, penetrandola ancora più profondamente e facendosi sentire totalmente ...
... all’interno del suo corpo, quasi per magia, entrambi cominciarono a tremare e, in un crescendo di voluttà, a sussultare e scuotersi, raggiungendo simultaneamente un qualcosa di molto, troppo, forte. Lo sperma di lui si sparse nel corpo di lei, inondandone ogni più profondo anfratto e riversando nei loro corpi un enorme appagamento, in lui per il sentirsi svuotare, in lei per il ritrovarsi custode di quel seme. Subito dopo si abbandonarono, esausti ma saturi di gioia, uno di fianco all’altra perché il tempo dell’amore era stato intenso e li aveva quasi prosciugati delle loro energie.
Era stata un’esperienza delicata, gradevolissima ed appagante che li aveva letteralmente sfiniti, non tanto per la durata o l’intensità della fisicità ma per la combinazione quasi alchemica di corpo e spirito. Le sensazioni che i loro corpi avevano provato si erano fuse con le chimere che la loro fantasia aveva evocato ma che, questa volta, erano apparse, si erano materializzate, realizzate e concretizzate in quel tripudio di piacere non solo fisico.
“Se non avessi il doppio della tua età sarei felice di rivederti, ma so che un bel ragazzo come te di occasioni ghiotte ne ha… o ne avrà tantissime. Sia con le ragazze che con i maschietti. Scopi da Dio e sai essere dolcissimo e garbato… e so che con quelle come me si fa una botta e via...” disse Irina dopo lunghissimi momenti di silenzio.
“No! Si… Cioè… si sarebbe bellissimo rivederti ma credo che una come te deve averne tanti di maschietti tra cui ...